29 marzo 2024
Aggiornato 11:30
Studio condotto da Contribuenti.it

Auto blu, crescono del 3,1%, Italia prima

Assegnato a Diego Guida il «Premio amico del contribuente»

ROMA - Aumentano ancora le auto blu in Italia: hanno raggiunto il tetto record di 626.760 unità. E' quanto emerge dallo studio condotto da Contribuenti.it, diffuso oggi a Napoli nel corso della assegnazione del «Premio Amico del Contribuente» che, quest'anno, è andato a Diego Guida, assessore al decoro e arredo urbano del Comune di Napoli «per aver formalmente rinunciato all'auto blu accogliendo l'invito rivolto ai politici dall'Associazione Contribuenti Italiani».

Al secondo posto si è classificato Giuseppe Peleggi, direttore generale dell'Agenzia delle Dogane, «per aver primeggiato nella lotta all'evasione fiscale», seguito da Giampietro Brunello, amministratore delegato della SOSE, Società per gli studi di settore, «per aver contribuito all'aumento del gettito tributario responsabilizzando 3,7 milioni di contribuenti».

Contribuenti.it, per il conteggio, ha analizzato il parco delle auto blu utilizzate in qualunque modo dalla P.A., conteggiando sia quelle proprie che quelle in leasing, in noleggio operativo e noleggio lungo termine, presso lo Stato, Regioni, Province, Comuni, Municipalità, Asl, Comunità montane, Enti pubblici, Enti pubblici non economici, Società misto pubblico-private e Società per azioni a totale partecipazione pubblica.

Nel 2009, in Italia, il parco delle auto blu in dotazione della pubblica amministrazione è cresciuto del 3,1% passando da 607.918 a 626.760 unità. Dopo la legge del 1991 che limitava l'uso esclusivo delle auto blu ai soli Ministri, Sottosegretari e ad alcuni Direttori generali, si sono sempre proposte regolamentazioni e tagli, mai effettuati.
Nella classifica dei paesi che utilizzano le «auto blu» primeggia l'Italia con 626.760 seguita dagli USA con 72.000, Francia con 61.000, Regno Unito con 55.000, Germania con 54.000, Turchia con 51.000, Spagna con 42.000, Giappone, con 30.000, Grecia con 29.000 e Portogallo con 22.000.

«Tagliare la spesa pubblica si può senza alcun danno per gli italiani - afferma Vittorio Carlomagno, presidente Contribuenti.it Associazione Contribuenti Italiani - Basta solo applicare le leggi vigenti anche alla casta. Gli amministratori pubblici, in Italia, hanno superato ogni limite Basterebbe pubblicare sul sito internet il nome degli utilizzatori e tassarli come fringe benefit per ridurre drasticamente il parco auto della pubblica amministrazione».