A Roma è scontro sulle tariffe taxi
Campidoglio: «Si deve valutare adeguamento, ma tutelando gli utenti»
ROMA - Taxi al centro delle polemiche a Roma dopo l'annuncio che il Campidoglio avrebbe allo studio una «unificazione delle tariffe urbane», che si applicano in città, e di quelle extraurbane, che scattano fuori dal raccordo anulare, a favore di una tariffa unica progressiva media tra le due, portando tra l'altro il prezzo della corsa Fiumicino-Roma da 40 a 45 euro. E le associazioni dei consumatori già parlano di «stangata».
Maurizio Berruti, membro della commissione Mobilità del Comune di Roma, cerca di gettare acqua sul fuoco spiegando che «la pubblica amministrazione ha l'obbligo istituzionale di gestire i vari interessi esistenti nel contesto sociale in modo equilibrato e giusto, e anche la questione delle tariffe taxi e della tutela degli interessi dell'utenza debbono essere viste in questa ottica. Proprio per questo - spiega - il Comune di Roma, constatando la scadenza dell'attuale tariffa dei taxi e considerando gli aumenti dei costi di gestione a carico della categoria, deve necessariamente valutare l'opportunità di adeguare le tariffe».
In ogni caso, nessuna modifica, spiega Berruti, verrà fatta a discapito degli utenti, visto che nelle more dell'iter per la verifica dell'adeguamento tariffario, una commissione di tecnici valuterà le reali variazioni dei costi. «Contestualmente, esistendo già da diverso tempo una proposta di delibera consiliare - spiega - per l'istituzione di una commissione super partes che verifichi annualmente i costi del trasporto taxi, siamo da tempo al lavoro per attivare nel più breve tempo possibile questo strumento di controllo prima inesistente. Nel frattempo, dovendo affrontare la contingenza attuale, la pubblica amministrazione utilizzerà lo strumento attualmente esistente per i controlli sulle tariffe da applicare».
Parole che non rassicurano affatto le associazioni dei consumatori. Ieri l'Aduc parlava di stangata per i cittadini e la stessa cosa dice oggi l'associazione Codici, che denuncia la non consultazione delle associazioni che «contestualmente alla campagna elettorale - dice il segretario nazionale Ivano Giacomelli - ci inducono a pensare ad un regalo da parte del Comune ad una categoria molto vicina alla giunta». Nel mirino dei consumatori, in particolare, la tariffa per l'aeroporto Fiumicino, «già più cara rispetto alle altre città europee e non. Se pensiamo che la media europea per una corsa dal centro all'aeroporto è di 28 euro», spiega Codici.
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