20 aprile 2024
Aggiornato 16:30
Fisco & Imprese

Studi di settore: la Cgia di Mestre plaude alla Cassazione

«Ci troviamo di fronte ad una vera e propria rivoluzione culturale dove i lavoratori autonomi non sono più visti come evasori incalliti»

ROMA - «Con la sentenza della Corte di Cassazione in materia di studi di settore è stato sancito un principio di civiltà giuridica che pone sullo stesso piano il fisco e il contribuente». E' quanto afferma Giuseppe Bortolussi segretario della CGIA di Mestre aggiungendo che «se consideriamo che nel 2010 l'azione dell'amministrazione finanziaria si concentrerà sulla grande evasione internazionale, possiamo dire che ci troviamo di fronte ad una vera e propria rivoluzione culturale dove i lavoratori autonomi non sono più visti come evasori incalliti e gli studi di settore come uno strumento per far cassa».

Inoltre «se consideriamo che, a fronte degli effetti della crisi, è imminente lo slittamento al 31 marzo 2010 e 2011 del termine entro il quale la Commissione di esperti per gli studi di settore dovrà esprimere il proprio parere sulle correzioni da apportare agli studi per gli anni 2009 e 2010, possiamo dire che una buona parte delle istanze sollevate in questi ultimi anni dal mondo del lavoro autonomo sugli studi di settore sono state accolte.

«Certo - conclude Giuseppe Bortolussi - affermare che nei rapporti tra lavoratori autonomi e fisco tutto è stato risolto è sicuramente eccessivo. Tuttavia, in questi ultimi mesi sono stati raggiunti dei risultati fino a qualche tempo fa impensabili».