D'Arrigo: priorità della Gdf sarà la lotta ai paradisi fiscali

ROMA - Nel 2010 l'attività della Guardia di Finanza sarà prioritariamente dedicata alla lotta all'evasione internazionale e ai paradisi fiscali. Lo ha riferito il Comandante Generale delle Fiamme Gialle, Cosimo D'Arrigo, nel corso del suo intervento alla presentazione del rapporto annuale della Gdf. La «seconda priorità del 2010», ha aggiunto D'Arrigo è «il piano di contrasto delle frodi Iva».

Per la lotta all'evasione internazionale, in concomitanza con la proroga dello scudo fiscale, la Guardia di Finanza concentrerà i controlli nei confronti «delle persone fisiche e delle società che hanno fissato fittiziamente la residenza, o la propria sede, in paesi a fiscalità privilegiata o che intrattengono rapporti commerciale con società controllate o collegate o con soggetti ubicati in centri off-shore». Nel mirino, in particolare, i trasferimenti in Svizzera, Austria, Lussemburgo e Repubblica di San Marino. Allo stesso tempo verranno rafforzati rapporti all'esteri, attraverso la rete degli esperti distaccati presso le ambasciate, lo scambio di informazioni, gli incroci di dati.

Quanto all'Iva, una specifica attenzione verrà riservata alle 'grandi frodi carosello' che creano «scompensi» nel mercato. «L'esperienza di quest'anno - ha spiegato D'Arrigo - ha confermato che l'utilizzo e l'emissione di fatture per operazioni inesistenti a mezzo di società cartiere per l'evadere l'imposta e immettere in consumo beni a prezzi inferiori a quelli di mercato è un fenomeno persistente». Non verranno trascurati nel 2010 i controlli volti a recuperare base imponibile delle imposte dirette. Sono previsto «50.000 controlli sugli indici di capacità contributiva, ossia sul possesso e sull'utilizzo di beni di lusso di valore sproporzionato rispetto ai redditi dichiarati».