6 maggio 2024
Aggiornato 06:30
Frodi alimentari

Sequestrate 21 tonnellate di Grana padano Dop a Brescia

Erano invase da muffe e insetti. Chiuso un caseificio: una denuncia

ROMA - Il Nas di Brescia ha sequestrato 21 tonnellate di Grana padano Dop, pari a 700 forme, prodotte da un caseificio della provincia bresciana, che non rispettava i requisiti di igiene minimi per garantire la sicurezza dell'alimento ed in aperta violazione di un divieto imposto dalla Asl.

Un primo controllo presso la struttura aveva infatti rilevato una serie di irregolarità strutturali e gestionali, tra le quali carenze igieniche dei locali di stagionatura e l'omessa attuazione di sistemi di autocontrollo aziendali, per garantire e documentare il rispetto delle procedure igieniche di lavorazione. I carabinieri intervenuti avevano rilevato la presenza di 55 forme di Grana padano in maturazione non correttamente conservate, invase da insetti e con ingente presenza di muffe superficiali. Immediato era scattato il sequestro del prodotto e la richiesta di sospensione dell'attività del caseificio, per consentire lavori di manutenzione e pulizia, che è stata disposta dalla autorità sanitaria qualche giorno dopo.

Incurante del divieto, il titolare del caseificio ha però proseguito l'attività produttiva. Una nuova ispezione ha portato al sequestro di altre 635 forme di Grana padano.

L'uomo è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Brescia per produzione e detenzione di alimenti in cattivo stato di conservazione, invasi da muffe e parassiti, oltre che per inosservanza dei provvedimenti impartiti dall'autorità.