29 marzo 2024
Aggiornato 09:30

FIPE: «nessun segnale di fumo nei bar»

La sentenza del Consiglio di Stato in merito alla legge sul divieto di fumo non farà riaprire alcun caso»

ROMA - Contrariamente a quanto riportato nei titoli di alcuni quotidiani, la recente sentenza del Consiglio di Stato in merito alla legge sul divieto di fumo non farà cedere alcuna trincea e non farà riaprire alcun caso; né tale sentenza dà e darà mai la possibilità di tornare ad accendere la sigaretta nei pubblici esercizi.

Il divieto di fumo entrato in vigore dal 1 gennaio 2005 è rispettato da tutti gli italiani – esercenti e clienti – all’interno di bar, ristoranti, pub, stabilimenti balneari e persino discoteche. Non si può dire altrettanto, invece, per quanto avviene negli ospedali, sale di aspetto ed uffici pubblici e privati dove, nonostante il divieto, si continua tranquillamente a fumare.

Fipe sin dal 2005 diede vita alla campagna «No allo sceriffo» per tutelare gli esercenti ai quali non poteva essere delegato un ruolo che è proprio dei funzionari pubblici. Il Tar, pochi mesi dopo, diede ragione a Fipe; ragione rafforzata e confermata anche dalla sentenza del Consiglio di Stato che ha respinto l’impugnativa.