Opel, Obama chiama Merkel: non c'entriamo con decisione GM
Putin: «Non danneggiati dalla decisione della General Motors, ma trarremo lezione»
NEW YORK - Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha telefonato oggi al cancelliere tedesco Angela Merkel dicendo di non essere stato coinvolto nella decisione presa da General Motors di non vendere Opel. Opel è la controllata europea del colosso di Detroit e ha sede in Germania. Gm era in stato avanzato di trattative per cedere il marchio alla canadese Magna.
Merkel ha detto a Obama che il governo di Berlino, vuole un piano di ristrutturazione «il più presto possibile». Il cancelliere ha aggiunto che Gm deve rimborsare al governo tedesco entro fine novembre un prestito ponte di 1,5 miliardi di euro erogato per sostenere Opel.
Mentre migliaia di dipendenti manifestano a Ruesselheim, dopo la retromarcia di Gm temono il taglio di 10mila posti di lavoro, anche la Russia ha preso posizione. La Russia, ha detto il primo ministro Vladimir Putin, non si sente danneggiata dalla decisione di General Motors di non vendere la sua controllata europea alla canadese Magna, consorziata con la banca russa Sberbank. Ma, comunque, ne deve trarre «una lezione» per il futuro.
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