Draghi: «Dubbi su ripresa duratura». Berlusconi: «Il peggio è passato»
Napolitano: «Serve impegno straordinario contro tensioni sociali»
ROMA - Accenti diversi sulla ripresa economica tra il governatore della Banca d'Italia e il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Secondo il numero uno di Via Nazionale, intervenuto a Roma alla Giornata mondiale del risparmio, la caduta delle economie in tutti i Paesi del mondo si è fermata, ma restano dubbi sulla stabilità della ripresa. «La caduta in cui le nostre economie si stavano avvitando, tra la fine del 2008 e l'inizio di quest'anno - ha detto Draghi - si è fermata. Siamo meno sicuri che si stia effettivamente avviando una ripresa duratura, che non poggi solo sul sostegno straordinario delle politiche economiche».
Secondo Draghi in un anno, da settembre 2008 a settembre 2009, sono stati persi 650.000 posti di lavoro ed è probabile che negli ultimi mesi del 2009 ci saranno ulteriori perdite. «Registreremo presumibilmente - ha sottolineato Draghi - ulteriori perdite di occupazione in questi mesi finali dell'anno».
Di diverso segno le valutazioni del presidente del Consiglio Berlusconi secondo il quale è iniziata la ripresa e la crisi finanziaria sembra essere alle spalle. Il governo adotterà tutti i provvedimenti necessari per favorire il rilancio dell'economia reale. «La giornata mondiale del risparmio - afferma Berlusconi in un messaggio - si celebra in un momento nel quale il peggio della crisi finanziaria sembra sia alle nostre spalle e sia iniziata, sia pure lentamente, la ripresa».
Ho letto con favore - prosegue il premier rivolgendosi nel messaggio inviato all'Acri nella giornata del risparmio e indirizzata al presidente Giuseppe Guzzetti - i risultati dell'indagine da lei promossa con Ipsos dalla quale emergono tra gli italiani molti elementi di ottimismo e soprattutto il deciso superamento di quell'atteggiamento particolare che l'indagine definisce di 'pessimismo statico'». Secondo Berlusconi questo atteggiamento è «merito delle decisioni prese a livello globale ma anche del fatto che tutti i soggetti istituzionali, economici e sociali, hanno svolto positivamente nel nostro Paese la loro parte».
Il presidente del Consiglio assicura che il Governo adotterà «tutti i provvedimenti che si renderanno necessari a favorire l'uscita dalla crisi e rilancio dell'economia reale». Secondo il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, è necessario un «impegno straordinario» per contenere le «difficoltà e tensioni» causate dalla crisi economica. Una Giornata, sottolinea Napolitano, in un messaggio inviato per la stessa occasione, «dedicata a un tema, 'Risparmio ed economia reale: la fiducia riparte dai territori', di grande rilievo in un momento nel quale il Paese è chiamato a un impegno straordinario per il superamento degli effetti della crisi globale e per il contenimento delle difficoltà e tensioni che si vanno producendo sul piano sociale».
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