Ue: «In Italia debolezza strutturale, ripresa sarà lenta»
«La bassa produttività continuerà ad incidere sulla crescita economica»
BRUXELLES - La crisi economica incide «pesantemente» sulle stime di Pil dell'Italia, ma «la debolezza strutturale alla base della dinamica di bassa produttività in Italia continuerà ad incidere sulla crescita economica».
E' quanto osserva la Commissione europea nel rapporto messo a punto sull'Italia per preparare l'apertura di una procedura per deficit eccessivo. «Come risultato - si legge - la ripresa rischia di essere lenta».
Nel rapporto si ribadiscono le stime della Commissione, secondo cui il pil si riprenderà «in modo molto moderato nella seconda metà del 2009, in linea con un moderato miglioramento del contesto economico globale e con alcuni recenti indicatori che suggeriscono un lento miglioramento nei prossimi mesi». Per il 2010 Bruxelles punta su un -5% per l'Italia.
«Nel 2010 - si legge - l'attività economica dovrebbe stabilizzarsi ad un livello basso, grazie al rimbalzo atteso nella domanda esterna e ad una ripresa dei consumi privati. Il divario produttivo dovrebbe diventare nettamente negativo nel 2009 e ad accrescersi nel 2010, mentre la crescita potenziale dovrebbe indebolirsi».
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