20 aprile 2024
Aggiornato 07:00
Rappresentano il 4% del totale

Immigrazione: in Sicilia un esercito di 13 mila imprenditori

Nel II trimestre crescita dello 0,19%. A Palermo il maggior numero di aziende che parla straniero

ROMA - Nonostante la crisi, le imprese guidate da immigrati tengono duro e vanno avanti. In Sicilia sono oltre 13.400 i piccoli imprenditori non Ue titolari di aziende individuali che al 30 giugno scorso risultavano iscritti ai registri delle Camere di commercio dell’Isola, pari al 4,29% del totale delle imprese di questo tipo (312.895). È questo il dato regionale di Movimprese, la rilevazione trimestrale condotta per conto di Unioncamere da Infocamere, la società consortile di informatica delle Camere di commercio. Dall’indagine emerge che in Sicilia, da aprile a giugno, le imprese condotte da immigrati sono aumentate dello 0,19% rispetto al trimestre precedente.

«Segno che - commenta il presidente di Unioncamere Sicilia, Giuseppe Pace, – gli imprenditori extracomunitari riescono a mantenere una certa dinamicità nonostante le difficoltà economiche del momento. Ciò dimostra che anche gli immigrati, che in maniera onesta approdano nella nostra terra per crearsi una vita, possono contribuire allo sviluppo dell’Isola. Una risorsa che va supportata e valorizzata». «Nell’ultimo trimestre – dice il segretario generale di Unioncamere Sicilia, Alessandro Alfano, snocciolando qualche dato, - la presenza di imprenditori non Ue nell’Isola è cresciuta leggermente di più della media nazionale: +0,19% contro lo 0,08% registrato in Italia».

A livello territoriale, in Sicilia la provincia più rappresentativa di imprese di immigrati è Palermo: 3.460 imprenditori non Ue su 60.885, pari al 5,68% del totale.
Segue Messina con una presenza del 5,26% (2.058 aziende con titolare extracomunitario su 39.139) e Ragusa con 4,86%
(1.104 su 22.735). Per numero di imprese, invece, dopo Palermo si classifica Catania: 2.477 aziende non Ue con un peso sul totale pari al 3,67% (in tutto 67.443 imprese individuali attive).

Secondo la rilevazione di Unioncamere nazionale, le attività più gettonate dagli imprenditori immigrati sono senza dubbio quelle del commercio, seguite dalle costruzioni e dal manifatturiero. I principali paesi di provenienza sono Marocco, Cina, Albania, Senagal, Tunisia ed Egitto.