Aeroporto Viterbo: per Adoc rischio nuova cattedrale nel deserto
«Condividiamo lo scetticismo del Sindaco di Roma Alemanno. C'è il rischio che diventi un nuovo Malpensa»
ROMA - L'Adoc condivide lo scetticismo del Sindaco di Roma Alemanno sulla creazione dell'aeroporto di Viterbo, c'è il rischio che diventi un nuovo Malpensa.
«No al terzo aeroporto nel Lazio, ma rendere più efficienti Fiumicino e Ciampino - dichiara Carlo Pileri, Presidente dell'Adoc - condividiamo lo scetticismo di Alemanno sulla nascita dell'aeroporto di Viterbo, diventerebbe una cattedrale nel deserto, visto che sono completamente insufficienti le infrastrutture di raccordo, sia su ferro che su strada. Con il rischio di pesanti ricadute economiche per il turismo romano.
Occorre invece puntare l'attenzione sui due scali esistenti, per cui è urgente apporre delle migliorie. A Fiumicino i disservizi sono diventati strutturali. Smarrimento e danneggiamento dei bagagli, overbooking, ritardi e cancellazioni dei voli, scarsa assistenza a terra per gli utenti, inefficienza dei collegamenti con il centro città. Il servizio taxi presenta ancora oggi enormi lacune, le tariffe sono troppo elevate rispetto alla qualità offerta. Crediamo siano eccessivi 40 euro per la corsa dall'aeroporto al centro, a New York si pagano 30 dollari per un tratto di maggiore lunghezza. Per questo siamo fermamente contrari a un qualsiasi aumento delle tariffe. Ricordiamo, inoltre, che per i turisti, soprattutto giapponesi, a volte è previsto un trattamento «speciale», per cui le tariffe sono più che raddoppiate. Uno scandalo per l'immagine di Roma».
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