3 ottobre 2025
Aggiornato 15:00
Editoria, Google e i diritti d'autore

Google «stampa» la sua biblioteca digitale

Ma Il Governo Usa contro l'accordo con gli editori. Il ministero della Giustizia afferma che la questione solleva problemi in materia di diritti d'autore

MOUNTAINVIEW - Google aprirà agli stampatori le porte della sua imponente biblioteca online, costruita scannerizzando milioni di libri cartacei negli ultimi cinque anni. E' stato annunciato oggi un accordo con cui almeno 2 milioni di titoli saranno accessibili e stampabili con la macchina «Espresso Book Machine», in grado di produrre un libro di circa 300 pagine in meno di cinque minuti. Il leader mondiale della ricerca Internet riconosce così implicitamente che il libro come oggetto resta desiderabile per buona parte del pubblico, nonostante l'aumento della diffusione dei lettori eBook come il Kindle di Amazon. Potenzialmente molti utenti potranno anche stamparsi versioni cartacee di libri rarissimi, posseduti solo da poche biblioteche.

COSTO 8 DOLLARI - I libri venduti in quel modo avranno un prezzo consigliato di 8 dollari, ma i rivenditori saranno liberi di decidere. On Demand Books e Google ricaveranno un dollaro ciascuna su ogni copia venduta. Il colosso di Mountainview ha detto che donerà la sua commissione ad organizzazioni no profit o filantropiche.

PROBLEMA «COPYRIGHT» - Google consentirà la pubblicazione solamente dei titoli pubblicati prima del 1923 e quindi non più protetti da copyright. Questi titoli di «pubblico dominio» includono classici come «Moby Dick» e «Le avventure di Huckleberry Finn» e migliaia di meno conosciuti. A questi potrebbero aggiungersene milioni di altri se a Google verrà dato il diritto di scannerizzare e vendere libri protetti da copyright ma ormai fuori stampa. Rivali come Microsoft, Sony e Amazon si oppongono con forza e dicono che in quel modo Google avrà di fatto il monopolio sui libri fuori stampa e potrebbe ottenere troppo facilmente informazioni sulle letture degli utenti.

GOVERNO USA CONTRO L'ACCORDO CON GLI EDITORI - Il ministero della Giustizia americano ha chiesto ad un giudice federale di New York di non convalidare il 7 ottobre prossimo un accordo concluso fra Google e le rappresentanze degli editori e degli autori americani che permette al gruppo internet di digitalizzare milioni di libri. In un documento indirizzato al tribunale, il ministero afferma che la questione solleva problemi in materia di diritti d'autore.

Il compromesso raggiunto nell'ottobre 2008 fra Google e i sindacati americani sulle modalità di sfruttamento negli Stati Uniti dei libri digitalizzati prevede che il gigante di internet ottenga il 37% dei benefici legati ai titoli pubblicati online contro il 63% agli autori e agli editori.

Google ha previsto 125 milioni di dollari (87 milioni di euro) per remunerare gli autori le cui opere sono state digitalizzate senza autorizzazione.

Oltre ai governi francese e tedesco, Microsoft, Amazon e Yahoo!, una miriade di organizzazioni americane hanno fatto ricorso contro il progetto di Google.