28 agosto 2025
Aggiornato 09:00
Costruita scannerizzando milioni di libri cartacei negli ultimi cinque anni

Google apre la sua biblioteca digitale all'«instant-publishing»

«Espresso Book Machine» può stampare un libro in 5 minuti

Mountainview, California - Google aprirà agli stampatori le porte della sua imponente biblioteca online, costruita scannerizzando milioni di libri cartacei negli ultimi cinque anni. E' stato annunciato oggi un accordo con cui almeno 2 milioni di titoli saranno accessibili e stampabili con la macchina «Espresso Book Machine«, in grado di produrre un libro di circa 300 pagine in meno di cinque minuti. Il leader mondiale della ricerca Internet riconosce così implicitamente che il libro come oggetto resta desiderabile per buona parte del pubblico, nonostante l'aumento della diffusione dei lettori eBook come il Kindle di Amazon. Potenzialmente molti utenti potranno anche stamparsi versioni cartacee di libri rarissimi, posseduti solo da poche biblioteche.

«E' come se il cerchio si fosse chiuso», ha detto Jennie Johnson, portavoce di Google, «Questo consentirà alla gente di ottenere una copia fisica di un libro anche se ne esistono solo una o due altre copie in qualche biblioteca, o che magari non sono neanche disponibili in questo paese». Le macchine «Espresso», prodotte dalla società On Demand Books di New York, sono disponibili negli Stati Uniti e in Canada, Australia, Inghilterra ed Egitto, per la maggior parte nei campus universitari e nelle biblioteche. Costano circa 100.000 dollari l'una, ma On Demand punta a concederle in affitto ai rivenditori. La libreria di Harvard sarà il primo negozio ad essere equipaggiata con macchine per l'«instant publishing«e l'accesso alla biblioteca online di Google.

I libri venduti in quel modo avranno un prezzo consigliato di 8 dollari, ma i rivenditori saranno liberi di decidere. On Demand Books e Google ricaveranno un dollaro ciascuna su ogni copia venduta. Il colosso di Mountainview ha detto che donerà la sua commissione ad organizzazioni no profit o filantropiche.

Google consentirà la pubblicazione solamente dei titoli pubblicati prima del 1923 e quindi non più protetti da copyright. Questi titoli di «pubblico dominio» includono classici come «Moby Dick» e «Le avventure di Huckleberry Finn» e migliaia di meno conosciuti. A questi potrebbero aggiungersene milioni di altri se a Google verrà dato il diritto di scannerizzare e vendere libri protetti da copyright ma ormai fuori stampa. Rivali come Microsoft, Sony e Amazon si oppongono con forza e dicono che in quel modo Google avrà di fatto il monopolio sui libri fuori stampa e potrebbe ottenere troppo facilmente informazioni sulle letture degli utenti.