Di Mauro alla Cgil: Governo ha chiare strategie per risanamento e sviluppo
L’assessore regionale commenta le dichiarazioni di Mariella Maggio, segretaria generale della Cgil sui conti della Regione siciliana
PALERMO – Non abbiamo mai nascosto le difficoltà della situazione economica della Regione, proprio per suscitare in tutti la consapevolezza della complessità del momento, che obbliga a scelte decise. Ma la Cgil può stare tranquilla che, insieme a una chiara strategia di riduzione delle spese e di risanamento dei conti, questo governo ha i mezzi e i progetti per accompagnare e favorire lo sviluppo della Sicilia e preservare, quindi, la coesione sociale».
Lo ha detto l’assessore regionale al Bilancio, Roberto Di Mauro, commentando le dichiarazioni di Mariella Maggio, segretaria generale della Cgil sui conti della Regione siciliana.
«Stiamo mettendo in atto - prosegue Di Mauro – una strategia rigorosa di riduzione della spesa che altro non è che l’eliminazione degli sprechi che è, peraltro, ben delineata nel Documento di programmazione economia e finanziaria 2010 –2013, varato dopo una rapida concertazione con le parti sociali e che è già stata presentata in Assemblea regionale, dove la Cgil può prenderne visione quando vuole. La settimana prossima presenteremo una manovra correttiva da circa un miliardo di euro e stiamo lavorando al bilancio per il 2010 che rafforzerà le scelte volte a invertire la rotta per ridurre il deficit e risanare, in modo strutturale, i nostri conti».
«Ma la strategia di risanamento – continua l’assessore – si accompagna a quella per lo sviluppo; la Cgil sembra non tenere conto che la Sicilia ha delle straordinarie risorse, per quasi 19 miliardi di euro, che da qui al 2015 sono a disposizione della Sicilia e che questo governo impiegherà attraverso interventi già pianificati, alcuni dei quali sta già mettendo in atto. Si tratta dei 4 miliardi dei fondi Fas, per i quali esiste già un dettagliato piano di attuazione che prevede importanti opere pubbliche, i quasi 11 miliardi di fondi comunitari e i circa 5 miliardi della quota di cofinanziamento statale. Risorse che già, in parte, nel nostro bilancio contribuiranno a rilanciare l’economia siciliana».
«Se – conclude Di Mauro - la Cgil vuole sedersi intorno a un tavolo con il governo e le altre parti sociali per offrire il proprio contributo propositivo e costruttivo, siamo, come sempre, pronti al dialogo».