Compagnie aeree nel 2009 in rosso per 11 mld dlr
Iata: «Nel 20010 rosso si ridurrà a 3,8 mld»
NEW YORK - Le Iata (International Air Transport Association) rivede al rialzo le stime sulle perdite del settore aereo prevedendo perdite per 11 miliardi di dollari nel 2009.
Sono peggiori di 2 miliardi rispetto alle precedenti proiezioni di 9 miliardi di dollari, a causa dell'aumento del prezzo del carburante e della eccezionale debolezza dei profitti. La Iata prevede che il fatturato del comparto per il per l'anno crolli di 80 miliardi di dollari (15%) a 455 miliardi di dollari rispetto ai livelli del 2008. L'associazione ha rivisto anche le perdite 2008 da 10,4 miliardi di dollari a 16,8 miliardi.
«Questa crisi ha provocato perdite per 27,8 miliardi di dollari tra il 2008 e il 2009 più ampie dell'impatto dell'11 settembre», ha commentato il direttore generale e Ceo di Iata, Giovanni Bisignani. Le perdite dell'industria per il 2001-2002 furono 24,3 miliardi. «Questo non è uno shock a breve termine. 80 miliardi verranno persi dall'industria. Occorreranno anni - sottolinea - per recuperare questo 15% di fatturato in meno. Le chiavi per sopravvivere sono di conservare liquidità, un'attenta gestione della capacità di trasporto, tagliare i costi. La tempesta economica globale può essersi placata, ma le compagnie aeree non hanno ancora trovato un porto sicuro. La crisi continua».
Per il 2010 Iata prevede che l'industria continuerà a perdere, ci si attende una perdita netta di 3,8 miliardi di dollari. Questa previsione si basa su una limitata ripresa dei volumi di traffico del 3,2% per i passeggeri e del 5% per il cargo.
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