Lodi: il presidente Perotti non si ricandida
Aveva offerto la sua disponibilità a ricandidarsi in presenza di un'ampia volontà delle Categorie Economiche
LODI - In vista del rinnovo degli Organi della Camera di Commercio di Lodi, il Presidente uscente Enrico Perotti - raccogliendo le sollecitazioni di alcune Organizzazioni di Categoria, tra cui anche Confartigianato Nazionale - aveva offerto la sua disponibilità a ricandidarsi in presenza di un'ampia volontà delle Categorie Economiche.
Verificato oggi che manca quell'ampio consenso a cui il Presidente Perotti aveva subordinato la sua offerta, lo stesso si dichiara indisponibile a qualsiasi candidatura che possa in qualche modo dividere le Categorie Economiche e il Consiglio Camerale con detrimento all’azione di sintesi degli interessi e all’efficacia dell’azione camerale sul territorio.
D'altra parte tutta la Presidenza Perotti è stata orientata a costruire una forte coesione sociale e una altrettanto forte cooperazione istituzionale, che in questi anni ha costituito un vantaggio competitivo per il nostro territorio, e che è stato anche l'elemento propulsore di tutte le attività svolte e dei risultati raggiunti.
«Auspico che la mia decisione, che considero irrevocabile – dichiara il Presidente Perotti - possa favorire un’altrettanto responsabile scelta di unità, necessaria per affrontare gli avvenimenti senza visioni parziali e nell’interesse di tutte le categorie produttive e dell’occupazione, tenendo presente indirizzi, impegni e risultati sin qui raggiunti dal Piano Strategico provinciale con l’impegno basilare della Camera di Commercio, che ne ha fatto un interlocutore affidabile e autorevole a tutti i livelli.»
- 30/08/2020 Lotta all'evasione fiscale? Gli sprechi dello Stato valgono il doppio (200 miliardi all'anno)
- 07/06/2018 L'Ue bacchetta ancora l'Italia sui pagamenti: due mesi di tempo o finiamo davanti alla Corte di giustizia
- 23/12/2017 Contratto Statali: il Governo trova i fondi per firmare l'accordo
- 07/12/2017 Bruxelles bacchetta l'Italia e la deferisce alla Corte di giustiza europea per i debiti della PA