28 marzo 2024
Aggiornato 20:30
Pubblico impiego. Scuola

Scuola, protesta si allarga: da lunedì i sindacati in piazza

Prevista presenza studenti. E a ottobre proclamati due scioperi

ROMA - La protesta dei precari della scuola è destinata ad allargarsi ad altre `figure' che operano nel mondo dell'istruzione: a partire dalla prossima settimana le contestazioni, contro i tagli agli organici, che dal prossimo anno scolastico si ridurranno di 42mila docenti e 15mila Ata, attuate da una decina di giorni presso gli Usp verranno condotte anche dai sindacati e dagli studenti.

Ad iniziare il ciclo di manifestazioni e sit-in sindacali sarà la Uil Scuola, che per lunedì prossimo, 7 settembre, ha organizzato una manifestazione nazionale «che si svolgerà, in contemporanea, in tutte le città Italia, nella quale - spiega il segretario Massimo Di Menna - verranno affrontate, dando voce direttamente ai lavoratori, tutte le tematiche connesse all'avvio dell'anno scolastico».

Giovedì 10 sarà la volta della Flc-Cgil: è in programma un presidio davanti il Miur di viale Trastevere. Tutti i componenti del consiglio direttivo nazionale del sindacato guidato da Mimmo Pantaleo e quelli delle strutture di comparto presenti, insieme al centro nazionale e ad una significativa presenza di lavoratori precari, hanno annunciato che si incateneranno ai cancelli del ministero dell'Istruzione.

All'iniziativa di protesta parteciperà anche la Rete degli studenti medi, che, attraverso il suo coordinatore nazionale Luca De Zolt, ha espresso «solidarietà e vicinanza ai lavoratori e alle lavoratrici precari che in questi giorni stanno portando avanti in modi diversi la loro opposizione al piano di licenziamento di massa messo in atto dal governo».

«Il 10 settembre - continua De Zolt - saremo insieme alla Flc-Cgil davanti al ministero per rimarcare la vicinanza di tutto il mondo della scuola alla protesta dei precari: mentre ai precari viene negato il presente, agli studenti che iniziano la scuola fra pochi giorni viene completamente negato il futuro. Invece di denunciare i giornali e i giornalisti il nostro premier dovrebbe preoccuparsi - conclude il rappresentante della Rete degli studenti - della denuncia per furto di futuro che arriverà anche quest'anno, puntuale, nei confronti di milioni di studenti e studentesse».

Alcuni sindacati, come la Gilda degli insegnanti, hanno fissato la loro protesta proprio in corrispondenza del primo giorno di scuola della maggior parte degli studenti italiani: per esprimere piena solidarietà ai precari lunedì 14 e martedì 15 settembre il sindacato coordinato da Rino Di Meglio effettuerà un presidio di protesta in piazza San Marco a Roma.

«Pur giudicando positivi gli interventi di alcune Regioni - ha fatto sapere oggi la Gilda - riteniamo che la soluzione al problema del precariato sia ben lontana, soprattutto considerato che i tagli decisi dal Governo saranno spalmati su tre anni e che quelli che colpiranno quest'anno la scuola, quindi, rappresentano solo il primo di tre pesantissimi rounds».

Per il mese di ottobre sono, inoltre, già previsti due scioperi: il primo, il 9 ottobre, è stato organizzato dall'Unicobas guidato da Stefano d'Errico; Cub, Cobas e SdL hanno proclamato per il 23, dello stesso mese, lo sciopero generale di tutte le categorie di lavoratori pubblici e privati. E la scuola è tra i motivi prioritari contenuti nella piattaforma di protesta.