Milano, calano entrate: 60mila cercano lavori occasionali
In città 26,7% dei lavoratori autonomi e parasubordinati italiani
MILANO - Il lavoro occasionale e le piccole collaborazioni diventano l'antidoto alla crisi per molti milanesi. Senza contare che in molti il lavoro sono costretti ad inventarselo pur di sbarcare il lunario. A segnalare questa crescente tendenza del mercato del lavoro meneghino è la camera di Commercio di Milano, che traccia un quadro sui lavoratori alle prese con queste forme di occupazione.
Secondo l'ente camerale sono 60 mila i milanesi che puntano sul lavoro occasionale e le piccole collaborazioni per le imprese ma anche presso privati. Si tratta in prevalenza di giovani con meno di 40 anni alla ricerca di collaborazioni diversificate. Uno su venti sta cercando di moltiplicare le piccole attività proprio in questi mesi.
Oggi Milano è la capitale in Italia di chi il lavoro se lo inventa, anche quando non c'è. Un quarto del lavoro autonomo e parasubordinato italiano è concentrato proprio a Milano (26,7% dei professionisti, oltre 31 mila e il 21,4% dei collaboratori, quasi 175 mila). Molto presenti le donne, dove c'è flessibilità ma anche incertezza la parità è quasi raggiunta: sono il 38% dei professionisti e il 43% dei collaboratori milanesi.
«Il lavoro a Milano cambia e si fa più flessibile soprattutto in questo periodo di crisi - ha commentato Carlo Sangalli, presidente della Camera di commercio - e sono sempre più i giovani coinvolti in collaborazioni a volte precarie. E' dunque necessario il rafforzamento di strutture che hanno l'obiettivo di facilitare l'inserimento stabile nel mondo del lavoro».
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