Cayman: paradiso fiscale verso bancarotta, forse arrivano tasse
Londra chiede un progetto fiscale per autorizzare prestiti
LONDRA - Le isole Cayman sono sull'orlo della bancarotta, e l'unico modo per salvarle sarebbe aumentare le tasse: lo sostiene il governo di Londra che sta esercitando forti pressioni sul paradiso fiscale nei caraibi. L'arcipelago, territorio britannico, dovrebbe aumentare la pressione fiscale per salvarsi dal buco nero del suo bilancio.
Il mese scorso, non essendo in grado di saldare i suoi debiti, il governo delle Cayman ha negoziato prestiti bancari per 465 milioni di dollari americani che dovrebbero servire a tirare avanti fino alla fine dell'anno finanziario, il 30 giugno 2010. La settimana scorsa però il governo britannico si è rifiutato di consentire lo svolgimento del prestito, a meno che l'arcipelago non presenti un piano finanziario per tagliare le spese e allargare la base fiscale.
Le isole Cayman come British Overseas Territory sono per lo più autogovernate ma devono ottenere da Londra il permesso di prendere denaro a prestito. Il ministro degli Esteri locale, Chris Bryant, ha dichiarato che sarebbe poco saggio «aspettarsi che la prosperità delle Cayman posso sussistere sullo status di paradiso fiscale offshore».
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