20 aprile 2024
Aggiornato 00:30
Domani entrano in scena i precari del Nord

Scuola: si allarga protesta anti-tagli, domani tocca al Nord

Annunciate proteste a Milano e Torino. Per Uil serve soluzione

ROMA - Si allarga il fronte delle contestazioni contro i tagli agli organici: dopo i tanti casi che oggi e nei giorni scorsi si sono vissuti negli Uffici scolastici provinciali del Sud, domani entrano in scena i precari del Nord. Proteste e sit-in sono annunciati a Milano e Torino. La situazione potrebbe degenerare nei prossimi giorni. Quando per molti precari lo spettro della disoccupazione si tradurrà in realtà. Secondo Massimo Di Menna, segretario della Uil Scuola, le istituzioni devono fare il massimo per evitare a 23.000 docenti ed Ata di ritrovarsi senza lavoro dopo anni continuativi di supplenze.

«Tutte le risorse vanno utilizzate per garantire a queste persone la continuità nel lavoro - ha detto oggi Di Menna - e non c'è più un'ora da perdere. È stato previsto per giovedì un incontro con il ministero che deve essere risolutivo, anzi la Uil sollecita l'anticipazione di questo incontro perchè, soprattutto nelle regioni del Sud d'Italia il problema sociale è particolarmente preoccupante. Va posta una parola conclusiva, dando certezza e chiarezza di soluzione, anche con una trattativa no-stop da cui si esca con la concreta soluzione ipotizzata».

Oggi forti proteste si sono svolte negli Uffici scolastici provinciali Napoli e Catania, dove per alcune ore sono state bloccate le assegnazioni dei contratti in ruolo e annuali. Continua, intanto, lo sciopero della fame, a Palermo, condotto da sei giorni da due assistenti tecnici davanti l'Usp: a loro disposizione solo due sdraie e un ombrellone per ripararsi dal sole. Sono intervenuti i medici del 118 per consigliargli il ricovero, sinora però gentilmente declinato.

Come rimane in piedi la protesta tenuta sul tetto dell'Usp di Benevento da sette donne, tutte con almeno 10 anni di contratti a tempo determinato alle spalle.

«Continueremo a oltranza - ha detto Daniela Basile, una delle docenti salite sul tetto sabato mattina - sino a quando non avremo risposte. Chiediamo un tavolo istituzionale che sia risolutivo sul precariato sia in Campania che a livello nazionale, chiediamo delle regole».

La protesta, con l'avvicinarsi del nuovo anno scolastico, sembra destinata ad allargarsi. Anche al Nord. Domani i precari di Milano e Torino hanno in programma due iniziative: nel capoluogo lombardo si incateneranno davanti all'ufficio scolastico provinciale «fino al ritiro dei tagli», mentre in quello piemontese si farà un sit-in all'Usp dalle 11.30 alle 15 organizzato da Flc-Cgil, Cisl e Uil Scuola.