20 aprile 2024
Aggiornato 14:00
Una bufala estiva che è finita, però su tutti i giornali

Donna troppo grassa per salire in aereo: era una bufala

La compagnia Easyjet: «Fatti non si sono mai verificati, un raggiro»

ROMA - Una bufala estiva che è finita, però su tutti i giornali: si tratta della vicenda che sarebbe accaduta a Bari e denunciata dai legali della vittima, Anna Orecchioni e Giacinto Canzona. Secondo quanto detto dai legali, una donna troppo voluminosa sarebbe stata messa alla berlina dal personale della compagnia Easyjet che le avrebbe chiesto di pagare due biglietti per potere entrare in aereo e l'avrebbe persino costretta a pesarsi davanti agli altri passeggeri.

Easyjet, che inizialmente si era scusata in una nota con la vittima di un «imperdonabile errore», ora in una nota congiunta con la società Aeroporti di Puglia «si rammarica di constatare quanto segue: i fatti che avrebbero coinvolto la signora Maria P., invitata dall`addetta del check-in EasyJet a comprare due biglietti poiché troppo 'voluminosa' per sedere su un solo sedile, non si sono mai verificati».

«Inizialmente la compagnia, da sempre attenta ai bisogni dei passeggeri e in totale buonafede, si era preoccupata di porgere le più sentite scuse alla signora Maria P. e, solo dopo aver indagato su quanto accaduto - prosegue Easyjet - con la stretta collaborazione dei dirigenti della società Aeroporti di Puglia, ha scoperto di essere stata vittima di una beffa clamorosa». In pratica, si è scoperto a seguito di indagini interne, nessun membro del personale nè della società Aeroporti di Puglia nè i passeggeri del volo ha testimoniato di avere assistito al fatto o che, quindi, il fatto si sia mai verificato.

Thomas Meister, Communication Manager di easyJet, spiega che la compagnia è «esterrefatta per quello che è accaduto e per come EasyJet e la Società Aeroporti di Puglia, con la quale ci scusiamo, siano state raggirate. Stiamo valutando seriamente - conclude - di tutelare in sede giudiziale i nostri interessi e il notevole danno alla nostra immagine che è derivato da questo episodio».