2 maggio 2024
Aggiornato 03:30
A meno di un mese dall'avvio delle lezioni 2009/2010

Scuola: sindacati di base preparano ottobre scioperi anti-governo

Il 9 Unicobas, il 23 Cobas. La protesta unitaria «bloccata»

ROMA - A meno di un mese dall'avvio delle lezioni 2009/2010 i sindacati di base hanno già fissato alcune importanti mobilitazioni dei lavoratori della scuola contro la politica del governo e per ribadire il no a forti tagli agli organici: si tratta di due distinti scioperi che si terranno nel mese di ottobre.

L'Unicobas di Stefano d'Errico chiederà ai lavoratori della scuola di fermarsi il 9 ottobre. Mentre Cub, Cobas e SdL hanno proclamato uno sciopero generale di tutte le categorie di lavoratori pubblici e privati (con la scuola tra i comparti in cima alle rimostranze) per il 23 dello stesso mese.

La decisione dei sindacati di base di scendere in piazza giunge peraltro mentre i sindacati firmatari di contratto (Flc-Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals-Confasal e Gilda) non stanno di certo a guardare: dopo lo scarso numero di immissioni in ruolo e la conferma dei 42.000 posti (tra insegnanti e personale non docente) tagliati dal governo annunciano infatti battaglia.

Inizieranno, sempre in corrispondenza dell'avvio del nuovo anno scolastico, con forme di protesta simboliche e a livello locale.

Iniziative, però, quasi sicuramente condotte a livello individuale. Poi, se non dovessero esserci novità positive, hanno già fatto sapere che potrebbero tornare in piazza. Come il 30 ottobre del 2008, quando a Roma portarono quasi un milione di lavoratori della scuola.

Nei mesi successivi a quell'evento le distanze tra Flc-Cgil e gli altri confederali si sono però sempre più allungate: in un paio di occasioni il sindacato dei lavoratori della conoscenza, guidato da Pantaleo, è ricorso anche allo sciopero in solitudine.

I risultati poco soddisfacenti (le adesioni non hanno superato il 15%) e la comunanza d'intenti potrebbero riavvicinare le parti.

Difficile però che ciò avvenga prima della fine di novembre: tra il 23 ed il 25 dovrebbe infatti svolgersi il rinnovo delle Rsu della scuola. A meno che nel frattempo non venga approvato il decreto legge presentato dal ministro della Funzione pubblica, Renato Brunetta, attraverso cui il governo rinvierebbe di tre anni le elezioni delle rappresentanze sindacali di tutto il pubblico impiego (confermando, nel frattempo, gli attuali rappresentanti in carica e portando in porto una profonda riforma dell'attuale impianto normativo).

I tempi però sono strettissimi. Il governo in pratica ha tempo fino al 4 settembre: per quel giorno, infatti, l'Aran ha convocato le organizzazioni sindacali della scuola per fissare le date per le elezioni Rsu.