Crisi: superarla dipende da Governo non da consumatori

ROMA - L’autunno si presenterà per molte famiglie particolarmente difficile. In assenza di una ripresa reale, molti saranno i contratti e le casse integrazioni che rischiano di tramutarsi in perdita del posto di lavoro. Anche se l’inflazione è zero, non tutti i capitoli di spesa sono sotto controllo: basti pensare ai forti aumenti ingiustificati dei carburanti e agli aumenti preannunciati dell’acqua e al rischio in autunno di tagli a molti servizi.

In particolare Adiconsum sottolinea l’esigenza di recuperare risorse reali a garanzia dei servizi indispensabili: il rischio è che le minori entrate, come già sta avvenendo in molti Comuni, si tramutino in un taglio dei servizi con conseguente aumento dei costi per le famiglie.

La stessa proposta del Governo delle gabbie salariali rischia di aggravare la sfiducia dei consumatori nel futuro per i ¾ dell’Italia.

Adiconsum indica al Presidente del Consiglio tre priorità:
1. introduzione della tracciabilità dei pagamenti per garantire adeguate entrate allo Stato evitando il rischio dei tagli dei servizi indispensabili alle famiglie (scuola, salute, ecc.);
2. moratoria per le famiglie in serie difficoltà nei pagamenti sia delle rate del mutuo sia delle bollette di luce e gas, dove registriamo primi segnali di difficoltà. (Una moratoria sulla falsariga di quella già concordata con Abi e Confindustria per le imprese);
3. monitoraggio e controllo da parte dell’Autorità del costo dei carburanti prevedendo l’adeguamento del prezzo ogni 3 mesi sia delle tariffe maggiormente a rischio (v. acqua Acea di Roma) il cui aumento non deve superare il tasso di inflazione.

Auspichiamo segnali di ripresa economica in autunno, ma la previsione più realistica è che le famiglie andranno incontro a maggiori difficoltà rispetto al passato.