19 aprile 2024
Aggiornato 21:30
Firmato accordo collaborazione tra Maroni e Cattaneo

Viminale: siglata intesa per protezione infrastrutture Terna

Il Protocollo segna l'avvio di un piano di collaborazione per la tutela di una delle maggiori infrastrutture strategiche del Paese

ROMA - Il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, e l'amministratore delegato di Terna, Flavio Cattaneo, hanno siglato oggi un importante Protocollo d'Intesa per la sicurezza della Rete elettrica di Trasmissione Nazionale (RTN).
Il Protocollo segna l'avvio di un piano di collaborazione tra il Ministero dell'Interno e Terna per la tutela di una delle maggiori infrastrutture strategiche del Paese, la Rete elettrica di Trasmissione Nazionale, costituita da oltre 58.000 chilometri di linee e circa 400 stazioni di trasformazione, su cui transitano ogni anno circa 340 miliardi di kWh di fabbisogno elettrico nazionale.

Si tratta - si legge in un comunicato del Viminale - del primo accordo che il Ministero sigla con una Società privata, anticipando così la futura normativa comunitaria e ponendo così l'Italia all'avanguardia in materia di protezione di settori strategici del Paese.

In particolare, il Protocollo si pone l'obiettivo di: - prevenire e contrastare i tentativi di accessi illeciti ai sistemi informatici e di telecomunicazioni di Terna, con particolare riferimento a quelli che supportano le attività di trasmissione e dispacciamento dell' energia elettrica in Italia; - assicurare la protezione fisica delle infrastrutture sensibili della Rete elettrica di Trasmissione Nazionale.

Il ministero dell'Interno e Terna si impegnano, quindi, a sviluppare un piano di collaborazione volto a: a)prevenire e contrastare attacchi o danneggiamenti contro Ie infrastrutture critiche informatiche di Terna. La Società, infatti, ha un parco «ict» aziendale composto da una rete di comunicazione che serve oltre 500 siti e da migliaia di computer che trattano ogni giorno milioni di informazioni relative alla RTN. Il Ministero dell'Interno e Terna individueranno quei sistemi informatici e telematici da tenere in costante monitoraggio per una loro più efficace protezione da intrusioni indesiderate, anche grazie alle tecnologie all'avanguardia e alla attività di intelligence e analisi del CNAIPIC (Centro nazionale anticrimine informatico per la protezione delle infrastrutture critiche), la struttura centralizzata di polizia finalizzata a contrastare gli attacchi dal web alle infrastrutture critiche; b)aumentare i livelli di protezione fisica delle stazioni elettriche, attraverso procedure mirate e gli innovativi strumenti informatici del SOC (security operation center) di Terna in costante collegamento con le forze dell'ordine capillarmente presenti sul territorio; per questo il Ministero dell'Interno e Terna realizzeranno un sistema di protezione dei siti critici della Società attraverso le strutture territoriali dell'Arma dei Carabinieri della Polizia di Stato e della Polizia Postale.

Le iniziative adottate saranno monitorate ogni anno per verificarne l'efficacia e stabilire l'adozione di eventuali interventi a livello centrale o territoriale.
Infine, l'accordo stabilisce che le attività necessarie al conseguimento degli obiettivi del Protocollo verranno definite tra il Ministero dell'Interno e da Terna attraverso una o più convenzioni attuative.

«Si tratta indubbiamente di un grande risultato. - ha sottolineato il ministro Roberto Maroni - Un passaggio importante che, ancora una volta, è testimonianza dell'impegno dello Stato a garantire le necessarie sinergie tra componenti essenziali della vita sociale del Paese: da un lato la tecnologia di Terna e dall'altro il know how delle Forze dell'ordine, con l'obiettivo di aumentare sicurezza, qualità ed efficienza della rete elettrica nazionale.

» «Siamo molto soddisfatti di questo accordo - ha commentato Flavio Cattaneo. Garantire una sempre maggiore sicurezza della rete di trasmissione nazionale è una delle nostre priorità. Ogni anno Terna investe circa 150 milioni di euro per la sicurezza degli impianti di trasmissione dell'energia elettrica e questo Protocollo segna una tappa ulteriore nel processo di innovazione e ammodernamento dei sistemi di protezione, che da oggi potrà avvalersi della collaborazione del Ministero dell'Interno e del know how dell'Arma dei Carabinieri, della Polizia di Stato e della Polizia Postale.«