29 marzo 2024
Aggiornato 09:30
Infrastrutture

CIPE approva allegato a DPEF

Matteoli: «Entro 2009 cantierate opere per 14 miliardi»

Il Cipe ha approvato l’allegato infrastrutture al Dpef 2010-2014. Dopo l’elencazione dell’attività svolta nel primo anno di legislatura, il documento riporta tutte le azioni in corso e programmate dalla Legge Obiettivo evidenziando quanto deciso dal Comitato Interministeriale nella seduta del 26 giugno scorso, con cui è partita una manovra di 30,118 miliardi di euro.

Il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Altero Matteoli, ha precisato «che tale assegnazione dovrà raggiungere entro l’anno gli obiettivi dell’approvazione da parte del CIPE dell’80% delle opere e della loro cantierizzazione per circa 14 miliardi di euro. Tale cantierizzazione – ha osservato - renderà possibili una crescita del PIL del 2,3%, il mantenimento dei livelli occupazionali nel comparto delle costruzioni per circa 120.000 unità e l’ampliamento a circa 360.000 nel prossimo biennio, il contenimento dei costi della logistica per un valore di 12 miliardi e quello dei costi del trasporto delle famiglie nelle aree metropolitane per 6 miliardi».

Matteoli ha anche sottolineato che «il Governo ha così mantenuto inalterato l’impegno di risorse per il triennio pari a 14 miliardi di euro, un impegno che ha consentito nel 2009 l’assegnazione per infrastrutture di 9,9 miliardi di euro anticipando integralmente la quota prevista per il 2010. Occorre, quindi, ora dimostrare la nostra capacità di approvare i progetti al CIPE e di cantierare le opere. Rispetto al primo obiettivo, dal dicembre 2008 a oggi il CIPE ha approvato opere per 10 miliardi di euro e si pensa che con la prossima seduta si raggiungerà l’importo di 15 miliardi di euro».

L’Allegato Infrastrutture dedica ampia attenzione all’emergenza Abruzzo, ponendola all’interno del documento con l’elencazione degli interventi essenziali, all’Expo 2015, al Mezzogiorno formulando un’interessante proposta gestionale identificata in 5 interventi mirati ( 1) Ponte di Messina e asse ferroviario Napoli-Bari, 2) adeguamento ferroviario Battipaglia-Reggio Calabria, 3) collegamento veloce Palermo-Catania, 4) hub portuali di Augusta, Taranto e Brindisi, 5) collegamento funzionale della Carlo Felice in Sardegna), alla portualità, alla sicurezza stradale, al piano energetico nazionale, al controllo del territorio per evitare eventi malavitosi in relazione alla realizzazione delle opere pubbliche, alla costruzione dei nuovi valichi del Frejus e del Brennero. Per quest’ultimo, in particolare, viene proposto un chiaro cronoprogramma per consentire l’avvio dell’opera. Il ministro Matteoli ha infine ricordato che «nell’allegato infrastrutture sono prospettate una serie di azioni mirate alla riforma funzionale dell’Anas, delle Ferrovie dello Stato, dell’Enac, dell’Enav ed una serie di altre attività finalizzate al recepimento di capitali privati».