26 aprile 2024
Aggiornato 22:00

Finmeccanica: successo prima emissione obbligazionaria in USA

500 milioni di dollari a 10 anni e 300 milioni di dollari a 30 anni

ROMA - In data odierna Finmeccanica - attraverso la controllata Meccanica Holdings USA Inc. - ha emesso un prestito obbligazionario secondo le regole previste dalle Rule 144A e Regulation S del Securities Act americano sul mercato degli investitori istituzionali statunitensi. Il prestito, di complessivi $800 milioni, è ripartito in due tranche rispettivamente di $500 milioni con scadenza decennale e cedola pari a 6,25% e di $300 milioni con scadenza trentennale e cedola pari a 7,375%.

Il prezzo lordo di emissione delle obbligazioni è pari a 99,224% per il prestito a 10 anni e 98,728% per il prestito a 30 anni. Le cedole sono pagabili in via semestrale posticipata. I titoli sono garantiti da Finmeccanica S.p.A. e saranno quotati alla Borsa di Lussemburgo.

L’emissione è volta a rimborsare una significativa quota residua del prestito bancario a breve termine utilizzato per l’acquisizione di DRS Technologies e consente di allungare la vita media del debito del Gruppo, confermando la prudente politica di rafforzamento della solidità patrimoniale e di allineamento tra attività e passività denominate in dollari.

L’operazione ha registrato una domanda per un valore che ha superato di oltre tre volte l’ammontare offerto. Il successo della sottoscrizione e l’ottima accoglienza anche dell’emissione a 30 anni, la più lunga oggi disponibile sui mercati, confermano l’apprezzamento degli investitori istituzionali nei confronti della strategia industriale e finanziaria di Finmeccanica. Tale strategia considera gli Stati Uniti come uno dei mercati di maggiore rilevanza industriale e commerciale, soprattutto dopo la citata acquisizione di DRS Technologies avvenuta nell’ottobre 2008.

Il credit rating di Finmeccanica è A3 per Moody’s (Stable Outlook), BBB per Standard&Poor’s (Stable Outlook) e BBB per Fitch (Positive Outlook). Il collocamento dell’operazione è stato curato da Bank of America Merrill Lynch, Citi, JP Morgan e Morgan Stanley, nonchè da Barclays Capital, Royal Bank of Scotland e Société Générale.