28 marzo 2024
Aggiornato 22:00
Sciopero benzinai

Adiconsum denuncia lo scandalo delle royalty in autostrada

«Fino a 20 cent/litro che il consumatore paga sulla benzina o sul caffè acquistato in autostrada»

ROMA - Nell’incontro con il Sottosegretario Saglia i consumatori hanno sollecitato un insieme di provvedimenti per evitare il ripetersi di aspetti speculativi per una maggiore trasparenza sui prezzi delle benzine.

In particolare nell’incontro, presenti anche gli altri soggetti (Unione Petrolifera, associazione dei benzinai, sindacati, ecc.), il segretario generale di Adiconsum, Paolo Landi, ha sollecitato provvedimenti nel G8 per evitare il ripetersi di speculazioni finanziarie sul costo del petrolio nonostante la caduta dei consumi:

• l’assunzione da parte delle compagnie petrolifere di norme trasparenti sull’adeguamento delle variazioni del prezzo alla pompa rispetto al prezzo del petrolio, che devono essere le stesse sia quando il prezzo sale sia quando scende, evitando le consuete speculazioni;
• l’esclusione delle variazioni giornaliere del prezzo dei carburanti, e questo per attenuare l’impatto delle variazioni sull’inflazione. È noto, infatti, che quando il petrolio scende non produce riduzioni di costi sull’economia. La proposta è che le variazioni avvengano periodicamente (es. una volta al mese), così come già avviene per l’elettricità e il gas.

In merito allo sciopero dei benzinai, motivato dal non rispetto degli impegni assunti dal Governo, Adiconsum denuncia lo scandalo delle royalty che i consumatori pagano sulla benzina e sugli acquisti negli autogrill.

È assurdo che il gestore abbia un compenso di 4 cent/litro e sullo stesso litro la società autostrade possa beneficiare di royalty fino a 20 cent.
È assurdo, perché le autostrade sono un servizio pubblico gestito in concessione dalle società autostrade. Basterebbe ridurre quindi il peso di queste royalty per rispondere positivamente alle richieste dei gestori.