24 aprile 2024
Aggiornato 12:00
Produttori in grave difficoltà

Maltempo, CIA: la grandine distrugge i raccolti

Ma il Fondo per le calamità naturali resta ancora senza finanziamenti

ROMA - Grandina in molte zone del Paese e vengono distrutti raccolti, in particolare frutteti. Il Fondo nazionale di solidarietà per le calamità naturali resta, però, ancora senza finanziamenti. E così i problemi per i produttori, che stanno già vivendo un momento di grande incertezza, si fanno sempre più gravi. E’ quanto sottolinea la Cia-Confederazione italiana agricoltori allarmata per un situazione che può avere pesanti conseguenze sul futuro produttivo dell’agricoltura che, in mancanza dell’ombrello protettivo dei contributi pubblici (come è avvenuto sino allo scorso anno), rischia di vedere aziende costrette a chiudere i battenti a causa di costi insostenibili e di un drastico crollo dei redditi.

«In questi ultimi giorni -afferma il presidente della Cia Giuseppe Politi- registriamo danni ingenti alle colture. Siamo nell’ordine di decine di milioni di euro. Soprattutto le grandinate hanno mandato in fumo il lavoro dei nostri produttori ortofrutticoli. Uno scenario che non ha finora risparmiato alcuna regione, visto che il maltempo si è abbattuto a macchia di leopardo in tutto il Paese. E le conseguenze possono risultare addirittura irreversibili quando vengono colpiti i frutteti. Gli agricoltori rischiano di raccogliere solo tra un paio d’anni».

«Le promesse mancate del governo hanno reso la situazione ancora più preoccupante. Molti agricoltori -aggiunge Politi- hanno provveduto a stipulare polizze senza la copertura pubblica e i costi sono stati veramente onerosi. Molti altri, invece, non si sono assicurati aspettando il rifinanziamento del Fondo di solidarietà che, però non è arrivato. E ora, dopo il maltempo di questi ultimi giorni, sono stati costretti a fare i conti con un vero e proprio disastro di carattere economico».

«Per questa ragione -sostiene il presidente della Cia- rinnoviamo la nostra richiesta al governo di intervenire al più presto su una materia assai delicata, quale è quella assicurativa. Siamo stanchi di sentire le solite promesse che, puntualmente, non trovano alcun riscontro concreto. Lo stesso premier Silvio Berlusconi si è impegnato in prima persona. Lo invitiamo, quindi, a dare seguito alle sue affermazioni. Gli agricoltori non possono continuare ad operare in un contesto dove l’incertezza regna sovrana».

«Nostro auspicio -conclude Politi- che si trovino le risorse necessarie per finanziare adeguatamente il Fondo senza che vengano sottratti altri finanziamenti già previsti per il settore. Non possiamo assistere al classico gioco delle tre carte. Vogliamo dal governo una risposta chiara e definitiva. Non si può ulteriormente tergiversare. E’, infatti, intollerabile che per gli agricoltori ci sia sempre prima il danno e poi la beffa. Bisogna cambiare musica».