20 aprile 2024
Aggiornato 11:30
ETICHETTATURA

Olio extravergine di oliva. Dal 1 luglio la nuova normativa

ADUC: «fra Te Deum e qualche furbizia»

Da domani 1 luglio scatta il Regolamento europeo che obbliga a indicare in etichetta l'origine delle olive per gli oli extravergini e vergini (1): l'olio ricavato da olive italiane potrà essere etichettato con la dicitura «Prodotto italiano». Per l'occasione ci sarà un Te Deum di ringraziamento nella Basilica di San Francesco ad Assisi, cui parteciperà il Ministro per le Politiche Agricole, Luca Zaia.

Cosa c'entri l'olio santo con l'olio italiano non è dato di capire ma, si sa, in Italia sacro e profano, spesso si confondono. Il dato positivo c'è perché sulle etichette deve essere indicato il nome del Paese produttore e, finalmente, avremo la scritta «Prodotto in Italia», riconoscimento di fatto riservato agli oli Dop. Ma, c'è sempre un ma, nel Regolamento è inserito il seguente comma: «Gli Stati membri possono vietare la produzione, sul loro territorio, delle miscele di oli di oliva e di altri oli vegetali di cui al primo comma per il consumo interno.

Tuttavia essi non possono vietare la commercializzazione, sul loro territorio, delle suddette miscele di oli provenienti da altri paesi, ne' vietare la produzione, sul loro territorio, di dette miscele ai fini della commercializzazione in un altro Stato membro o dell'esportazione». Tradotto significa che i nostri produttori non potranno, se vietato, produrre oli con miscele non italiane per il consumo interno ma possono produrli per esportarli in altro Paese.

Insomma, per noi italiani solo olio italiano (quando indicato) ma per gli stranieri vanno bene le miscele italiane e no. La classica furbizia italiota. In aggiunta non possiamo vietare la vendita (come si potrebbe?), in Italia, delle miscele di oli provenienti da altri Paesi. Dal punto di vista del consumatore la nuova normativa non apporta grandi cambiamenti, perché chi vuole un prodotto italiano e pregiato può sempre acquistare un olio Dop. Ricordiamo che siamo un Paese importatore di olio e olive che servono, tra l'altro, ai nostri produttori per comporre le miscele di oli da esportare.

(1) Regolamento (CE) n. 182/2009 della commissione del 6 marzo 2009.

Primo Mastrantoni, segretario Aduc