Vendite dettaglio, UIL: situazione preoccupante
Foccillo: «Dall'ISTAT ancora dati che dimostrano la preoccupante situazione dell’economia italiana»
ROMA - Anche oggi, l’informazione riporta il dato Istat del calo delle vendite al dettaglio che per i primi quattro mesi di quest’anno – dichiara Antonio Foccillo, segretario confederale Uil - è diminuito del 2,3% rispetto al 2008.
Non c’è liquidità e non c’è, di conseguenza, domanda. Logico - prosegue Foccillo - che il calo del fatturato dell'industria italiana ad aprile – sempre da fonte Istat - abbia registrato una diminuzione del 22,2% rispetto allo stesso mese dell'anno scorso. Per non parlare poi della variazione negativa degli ordinativi del 32,2%. Rispetto a marzo, il fatturato ha registrato una variazione pari a zero, e gli ordini un calo del 3,7%.
Ma il dato più preoccupante - continua Foccillo - è quello dell'Ocse che a distanza di una sola settimana vede una contrazione del nostro Pil maggiore di quella precedentemente indicata che raggiunge il -5,5% per quest’anno, con conseguente rapporto deficit/Pil al 5,8% per il forte impatto della recessione sulle entrate.
Entrate che mancano, nel nostro Paese, conclude Foccillo, non solo per la critica situazione economica, ma a causa di una rinnovata maggiore evasione fiscale che è un potente fattore distorsivo della concorrenza fra imprese. Ma, soprattutto, vanno trovate risorse per aumentare il potere di acquisto dei salari e delle pensioni riducendo il carico fiscale sulle stesse, che è uno dei più alti d’Europa.
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