19 aprile 2024
Aggiornato 07:30
CREDITO

Confartigianato: tassi su prestiti a imprese più alti di media UE

Gauzzi: «Per le imprese l’alto costo del denaro non è un fenomeno legato solo alla crisi»

PERUGIA - «I tassi medi applicati dalle banche italiane sui prestiti alle imprese, addirittura da gennaio 2006, sono più elevati rispetto alla media dell'area Euro». Questo il commento di Stelvio Gauzzi, segretario di Confartigianato Imprese Perugia rispetto ai dati emersi dalla rilevazione dell’ufficio studi di Confartigianato che ha preso a riferimento i tassi relativi ai prestiti alle società non finanziarie, applicati alle consistenze in essere, e che sono stati pubblicati sul Bollettino mensile della Banca Centrale Europea. L’Ufficio studi di Confartigianato ha poi calcolato il tasso medio ponderato con lo stock di prestiti per le diverse scadenze.

«Il risultato – ha spiegato il segretario di Confartigianato Imprese Perugia – è che tra gennaio 2006 e marzo 2009 i maggiori oneri finanziari pagati dal sistema delle imprese italiane rispetto ai competitor europei ammontano a 7.084 milioni di euro, pari ad un maggior onere di 2.180 milioni all'anno. Secondo questa analisi, anche a marzo 2009 il tasso medio pagato dalle imprese italiane supera di 11 punti base (0,11%) il tasso medio pagato dalle imprese nell’area Euro. Questo divario si accentua, arrivando a 42 punti base (0,42%), per i prestiti fino ad un anno». «Questa differenza nei tassi praticati sui prestiti alle imprese – sottolinea Gauzzi – è un indicatore dell’ancora troppo scarsa concorrenzialità del nostro sistema bancario. Proprio in questa difficile congiuntura, anche le banche dovrebbero trovare il coraggio di osare di più, come i nostri piccoli imprenditori sanno di dover comunque fare, contando soltanto sulle proprie forze per reagire alla crisi».

«Confartigianato - conclude il segretario di Confartigianato Imprese Perugia - aveva già rilevato che i nostri imprenditori pagano un conto molto salato per la crisi del credito e oneri finanziari altissimi per le aziende, derivante dal mancato adeguamento ai tassi di riferimento Bce dei tassi di mercato applicati dalle banche».