26 aprile 2024
Aggiornato 00:00

Nestlè: Panettoni Motta-Alemagna tornano italiani, in mano a Bauli

Al via trattative. Agli svizzeri restano gelati e surgelati

ROMA - I panettoni Motta e Alemagna potrebbero tornare italiani dopo 16 anni. La multinazionale svizzera Nestlè ha avviato le trattative con l'azienda veneta Bauli, già leader nella produzione di dolci per le feste (panettoni, pandori, colombe), per cedere il business dei prodotti dolciari da ricorrenza e degli storici marchi Motta, il panettone più venduto in Italia, e Alemagna. Resteranno invece di proprietà della Nestlè i marchi Motta e Alemagna nel settore dei surgelati e dei gelati. Entro due settimane il gruppo svizzero dovrebbe presentare il piano industriale ai sindacati, già allarmati dalle indiscrezioni dei giorni scorsi.

«Nestlè - spiega la società - ha riscontrato nella proposta di Bauli coerenze strategiche nello sviluppo del business, garanzie di salvaguardia delle attività dello stabilimento veronese, continuità occupazionale e affidabilità nella gestione di marchi storici». I brand Motta e Alemagna sono stati acquisiti da Nestlè nel 1993. Al tempo si trattava di marchi storici con numerosi problemi di redditività e di business. La multinazionale, si legge nella nota, «ha fortemente investito sulle loro produzioni e ne ha rilanciato gamma e consumi». Complessivamente Motta e Alemagna detengono la seconda quota del mercato dolci da ricorrenza in Italia, rappresentando un comparto interessante per un operatore focalizzato su questa specifica categoria.

Cresce intanto la preoccupazione dei sindacati. «Dopo aver deciso di perdere anche questo pezzo - afferma il segretario nazionale della Flai-Cgil Antonio Mattioli - la Nestlè dovrà ora dare una volta per tutte delle risposte chiare e certe su cosa intende fare realmente con le produzioni italiane». Il sindacato è preoccupato per il mantenimento dei livelli occupazionali a San Martino Buon Albergo dove sono occupati, tra fissi e stagionali, 800 lavoratori. La Flai-Cgil conferma per il 5 giugno 8 ore di sciopero in tutti gli stabilimenti Nestlè.