Antonio Fazio: «Ottimismo Berlusconi non basta»
Da ex governatore Bankitalia stoccata a Tremonti su previsioni
ROMA - L'Italia è un Paese in «declino» e spargere ottimismo, come fa il premier Silvio Berlusconi, certamente non è sufficiente a fronteggiare la situazione. Bisogna, invece, agire con interventi concreti a partire dal fronte delle pensioni. E' questa l'analisi dell'attuale situazione economica italiana che arriva dall'ex governatore della Banca d'Italia, Antonio Fazio.
In occasione della presentazione del libro «Alla ricerca dell'economia perduta« di Bruno Costi, presentato da Unicredit, Fazio ricorda le parole del premier inneggianti all'ottimismo, prima del varo della manovre economiche di turno, e coglie lo spunto per una stoccata, seppur tra le righe, al ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, sulle previsioni economiche.
«Ricordo - dice l'ex governatore - le relazioni fatte al Consiglio dei ministri in occasione della preparazione della Finanziaria, intorno al 28-29 settembre, da parte dell'allora presidente del Consiglio che diceva 'qui occorre essere ottimisti, io spargo ottimismo'. Io penso che bisogna fare qualcosa di concreto, non posso dire solo 'sono ottimista'. Si può spargere ottimismo e comunque agire, a partire dai provvedimenti sulle pensioni». Insomma «senza negare l'evidenza, in genere, si affrontano queste cose dicendo: guardate può darsi che la riduzione del Pil del 2%, anche se il ministro dell'Economia diceva che erano cose astrologiche, sarà peggiore, forse del -2,5/-3%, ma non vi preoccupate, interverremo», spiega Fazio. Anche perchè l'economia italiana è in forte sofferenza: «non mai usato la parola declino nelle mie 'Considerazioni Finali', ma ora, con questi dati... Certo, se altri corrono e noi andiamo più lenti, se gli altri sono fermi e noi scendiamo, questo è declino», conclude.
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