18 aprile 2024
Aggiornato 23:00
Industria automobilistica

FT: trapiantando motori 500 sulle Chrysler può salire a 35%

Vari parametri. Se casa Usa restituisce aiuti può arrivare a 51%

TORINO - «Trapiantando» i motori della 500 e della Punto nelle Chrysler, Fiat potrà aumentare la sua quota sul casa americana fino al 35 per cento per il 2013, sulla base di vari parametri per mettere in condizioni l'alleata di sfornare modelli con consumi più ridotti. E se quest'ultima riuscirà a restituire gli aiuti governativi ricevuti, la casa del Lingotto, riferisce il Financial Times, detiene un'altra opzione che le consentirà di crescere fino alla maggioranza assoluta del capitale, il 51 per cento di Chrysler.

Il quotidiano finanziario Gb cita un documento depositato presso il tribunale fallimentare dove si svolge la procedura di Chapter 11 per Chrysler, una sorta di amministrazione controllata. Sulla base degli accordi stretti anche con le autorità Usa, quando la procedura si sarà conclusa Fiat controllerà un 20 per cento di Chrysler.

L'intesa prevede anche una possibile offerta pubblica di vendita sulle azioni Chsyler. Per gli eventuali aumenti della partecipazione di Fiat vengono previsti dei parametri sui livelli dei consumi dei modelli Chrysler e sui volumi di produzione, dice l'Ft, anche inquadrando la possibile produzione in Usa di motori attualmente usati sulla Fiat 500 e della Punto.

Fiat può ottenere un ulteriore 5 per cento del capitale se Chrysler riesce a realizzare un fatturato trimestrale superiore a 1,5 miliardi di dollari fuori dal mercato del Nord America (Usa, Canada e Messico), o se le verrà assicurato l'accesso ad almeno il 90 per cento dei dealer latino americani di Fiat. Si tratta di requisiti che puntano a risolvere due delle maggiori debolezze di Chrysler: il suo sbilanciamento su Suv, pick-up e minivan, rileva l'Ft, e la sua limitata presenza fuori dal Nord America.