20 aprile 2024
Aggiornato 02:30

TLC: le reti di nuova generazione una priorità per l’Italia

E’ quanto ha dichiarato Massimiliano Dona nel corso della tavola rotonda sul tema “Le reti di nuova generazione: quali prospettive?”

ROMA – «Le reti di nuova generazione sono infrastrutture fondamentali per il futuro del Paese perché offriranno ai consumatori nuovi servizi di grande importanza per migliorare la qualità della vita. I consumatori potranno beneficiare di standard particolarmente elevati per migliorare i rapporti con la pubblica amministrazione, ricevendo a casa certificati, documenti, atti con un risparmio notevole di tempo e denaro ed avere un servizio sanitario più efficiente, creando database sanitari con cartelle digitali».

E’ quanto ha dichiarato Massimiliano Dona, segretario generale dell’Unione Nazionale Consumatori, nel corso della tavola rotonda sul tema «Le reti di nuova generazione: quali prospettive?», a cui hanno partecipato Enzo Savarese, Commissario dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, Francesco Chirichigno, membro dell’organo di vigilanza per l’accesso alla rete, e Marco Bavazzano, responsabile Technical Security di Telecom Italia.

«Per realizzarle – continua Dona – servono non meno di 10 miliardi di euro: l’unica strada è coinvolgere non solo Telecom Italia e gli altri operatori, ma anche le aziende dotate di infrastrutture di rilevanza nazionale come Ferrovie dello Stato e Poste Italiane».

«Serve un piano nazionale – conclude Dona – che favorisca con incentivi premianti l’utilizzazione delle reti di nuova generazione rendendole obbligatorie per la pubblica amministrazione. Possiamo spendere miliardi e miliardi di euro nella banda larga ed ultra larga, ma senza un piano per accrescere la cultura informatica della popolazione le reti di nuova generazione saranno come «autostrade» nel deserto con un colossale sperpero di denaro».