Sadurano ROMA come esempio di eccellenza di Agricoltura Biologica
Il presidente, Stefano Uguzzoni, ha partecipato lo scorso 8 maggio ad un convegno promosso da Suolo e Salute
L’esperienza di Sadurano protagonista a Roma. Stefano Uguzzoni, presidente della cooperativa San Giuseppe di Sadurano, ha partecipato al convegno «Biologico, la nostra passione da 40 anni» organizzato a Roma l’8 maggio scorso dall’associazione Suolo e Salute, una delle più vecchie associazioni ed enti di controllo nel settore biologico in Italia.
Al convegno, a cui ha preso parte anche l’On. Luca Bellotti della Commissione Agricoltura della Camera dei deputati, l’unica azienda che ha avuto l’onore di presentare la propria esperienza è stata proprio la cooperativa di Sadurano, che da anni fa dell’agricoltura biologica il proprio cavallo di battaglia, per un corretto rapporto tra l’uomo, la terra e il cibo.
La cooperativa di Sadurano è stata una delle prime aziende ad aderire all’Associazione Suolo e Salute, realtà fondata a Torino nel 1969, prima in Italia a promuoverte il metodo organico-minerale, dal quale l’agricoltura biologica ha tratto le basi tecniche e scientifiche.
Il convegno si è aperto con le relazioni istituzionali da parte di esponenti dell’Associazione Suolo e Salute. A seguire, la tavola rotonda: «Alimentazione biologica: cosa c’è da sapere» ha affrontato le principali tematiche legate all’alimentazione biologica, dando voce ai rappresentanti di produttori, consumatori, nutrizionisti, responsabili del controllo e della certificazione, esperti di comunicazione.
Durante la tavola rotonda Stefano Uguzzoni ha illustrato l’attività della San Giuseppe, come esempio di eccellenza di agricoltura biologica a livello nazionale.
La cooperativa San Giuseppe, coltiva circa 90 ettari di terreno, 68 di proprietà e 22 in affitto, e alleva circa 50 di bovini da latte, 30 vitelli da ingrasso, 60 maiali. Tra i prodotti, i formaggi freschi e stagionati, come le mozzarelle e il «granello», stagionato 10 mesi, i vini, l’olio (che la cooperativa produce dai 2 ettari e mezzo di uliveto), le confetture, le conserve, la carne, tutto rigorosamente da agricoltura biologica.