24 aprile 2024
Aggiornato 14:30

12 imprenditori lodigiani da mercoledì a Zagabria

L’Italia è il principale partner commerciale della Croazia

LODI - L’Italia è il principale partner commerciale della Croazia. Quasi un sesto delle importazioni croate è di provenienza italiana e quasi un quinto dell’export croato è assorbito dall’Italia.

Una missione lodigiana, guidata dal Presidente della Camera di Commercio, dottor Enrico Perotti e composta da una quindicina di imprenditori (Anelli Srl, forme in plastica per l’industria lattiero-casearia; Forlani Impianti srl, inpianti elettrici e automazione industriale; Galeatica Sas, specialità enogastronomiche; Galletti Snc, aceti di tutti i tipi; Ital Lemon Srl, succhi di limone; Kalvin Srl, apparecchi di cottura; Monteverdi Vini Srl, settore vinicolo; Pasticceria Paolo Cerri, amaretti tipici lodigiani; Pastificio Di Amante Sas, pasta di semola e all’uovo; Rivoltini Alimentare Snc, dolci tipici cremonesi; Salumificio Bertoletti Srl, salumi tipici lodigiani e prosciutto di Parma ; Simaco Elettromeccanica, pompe per uso civile e industriale sarà a Zagabria da mercoledì 12 a venerdì 14 maggio prossimi.

La missione commerciale ha l’obiettivo primo di individuare occasioni di business, ma anche di acquisire informazioni dirette su quel mercato attraverso la visita a potenziali partner, nonché di procurarsi una valutazione della concorrenza con visite ai negozi specializzati e alla G.D., ecc.

L’iniziativa fa parte dei programmi messi in agenda dalla Camera di Commercio di Lodi in collaborazione con il Consorzio Lodi Export per sostenere, in un delicato momento di crisi mondiale, le PMI del lodigiano – nello specifico dell’agroalimentare e delle collegate - alla ricerca di nuove opportunità commerciali.

La struttura delle forniture italiane verso questa piccola realtà, appare assai diversificata, in un quadro congiunturale che risalta la dinamica di una economia in veloce transizione. In tale contesto, le forniture di manufatti e lavorati delle aziende lodigiane hanno dato l’anno scorso un segnale di arresto, anzi, di arretramento (-7%), piegando da un valore di 4,5 milioni di euro del 2007 a 4,2 milioni di euro.