19 aprile 2024
Aggiornato 08:30

FIAT, Burzi (FI-Pdl): «Si lasci lavorare Marchionne»

«La politica eviti facili strumentalizzazioni e demagogie»

TORINO - «Siamo in presenza di una trattativa delicata e ci auspichiamo positiva per il tessuto economico e industriale del nostro Paese. La politica eviti ogni ingerenza, si astenga dallo strumentalizzare a fini elettoralistici un progetto ambizioso che potrebbe dotare finalmente l’Italia di un Gruppo di dimensioni multinazionali, in grado di competere sul mercato globale ».

Così si esprime Angelo Burzi, presidente del Gruppo consiliare regionale Fi-Pdl, di fronte alle ultime mosse del Lingotto, che dopo lo sbarco in USA e l’alleanza con Chrysler ha messo a punto un piano per l’acquisizione degli stabilimenti tedeschi della Opel e contemporaneamente sta guardando con un certo interesse le attività di General Motors in America Latina.

«Invocare oggi, a trattativa aperta, fantomatici tavoli di concertazione - spiega l’esponente azzurro - rischia di compromettere il lavoro di fine tessitura intrapreso da Sergio Marchionne».

«Invito pertanto - prosegue ancora Burzi - sindacati e forze politiche alla responsabilità. Non si possono lanciare facili allarmismi delineando scenari apocalittici, vaneggiando ricadute nefaste sul sistema delle imprese piemontesi e fomentando paure sulle conseguenze occupazionali. Va vista positivamente la ripresa di iniziativa da parte di un Gruppo che solo fino a qualche anno fa sembrava sull’orlo del baratro. E come non partecipiamo alla grancassa degli opinionisti nostrani che in queste settimane si esibisce un osanna addirittura stucchevole, così non vogliamo fornire alibi ai catastrofisti di professione».