19 aprile 2024
Aggiornato 22:00

FIAT, la Ue assicura: su Opel saremo imparziali

Accordo fatto tra la Chrysler e il sindacato canadese

Sul caso Fiat-Opel la Commissione europea assicura piena imparzialità gettando acqua sul fuoco della polemica innescata dalle dichiarazioni del commissario all'industria Gunter Verheugen. La Commissione Europea «valuterà tutti i dossier che le saranno eventualmente inviati nel quadro delle sue competenze e funzioni in maniera obiettiva e imparziale. A nome della Commissione il presidente garantisce questo approccio collegiale e rigoroso», ha assicurato il portavoce del presidente della Commissione europea José Manuel Barroso, Johannes Laitenberger. Per l'Ue, dunque, «ogni via deve essere esaminata in maniera aperta e costruttiva».

Intanto, ieri notte, la Chrysler e i sindacati canadesi hanno raggiunto un accordo sulla riduzione del salario che consentirà risparmi per 240 milioni di dollari l'anno. Si tratta di un passo avanti verso il possibile via libera all'accordo con Fiat che aveva sollecitato un abbassamento del costo del lavoro. Ma per conoscere il destino della Chrysler bisognerà aspettare «la fine della prossima settimana», ha fatto sapere il portavoce della Casa Bianca, Robert Gibbs.

Quanto alla vicenda Fiat-Opel, a intervenire è stato ieri anche il governo tedesco che intende esaminare «molto attentamente il piano di Fiat», ha assicurato il ministro federale dell'Economia, Karl-Theodor Zu Guttenberg, in un'intervista al settimanale Der Spiegel. L'esecutivo tedesco valuterà «quanti stabilimenti e quanti posti di lavoro potranno essere conservati in Germania», ha aggiunto il ministro. In corsa per rilevare l'azienda automobilistica tedesca, però, c'è anche il gruppo austro-canadese Magna: «è un partner potenzialmente interessante, verificheremo seriamente un suo ingresso», ha annunciato zu Guttenberg che incontrerà alcuni rappresentanti dell'azienda all'inizio della prossima settimana.

Sempre sul fronte tedesco, secondo il quotidiano Sueddeutsche Zeitung, il management di Opel non respingerebbe in modo categorico un eventuale ingresso di Fiat, ma preferirebbe il gruppo austro-canadese. «Magna sarebbe la soluzione migliore», ha detto al giornale una fonte vicina al management di Opel. E' tornato a dire 'no' alla casa automobilistica torinese, invece, il responsabile del consiglio di fabbrica di Opel, Klaus Franz: «non vogliamo che Fiat venga risanata coi soldi dei contribuenti tedeschi», ha detto il sindacalista al quotidiano Mainzer Allgemeine Zeitung.