Presidente Chrysler a salone NY in 500: accordo Fiat entro maggio
Jim Press: «Non vediamo nulla che possa creare impasse a un'intesa»
NEW YORK - Il presidente e vice-chairman di Chrysler, Jim Press, afferma di sperare in un accordo definitivo di alleanza con Fiat entro il primo maggio, e intanto desta scalpore presentandosi al salone dell'auto di New York a bordo di una fiammante 500. E' giunto sulla più piccola, ma anche la più storica delle Fiat per presentare proprio al salone della Grande Mela l'ultima versione del più storico Suv del gruppo Usa, il gigantesco Jeep Grand Cherokee.
Secondo il manager americano, il termine del primo maggio imposto dalle autorità americane garantisce un «ampio» margine per raggiungere un'intesa. «Preferiamo tempi più brevi per chiudere questa fase, esaminare tutte le domande che ci poniamo e poter così tornare al lavoro normale», ha detto Press, durante il primo giorno di anticipazioni per la stampa del New York International Show.
«In questa fase con Fiat non vediamo nulla che possa creare una impasse o un ostacolo verso un accordo - ha detto Press -. Abbiamo in corso un dialogo costruttivo, un dialogo cooperativo con tutte le parti, e siamo fiduciosi che riusciremo a centrare tutti gli obiettivi». Il manager americano ha precisato che al momento Chrysler sta operando sul presupposto che non si renderà necessario un ricorso alle procedure fallimentari. «Stiamo perseguendo un'intesa con Fiat assumendo che una procedura concorsuale non sarà l'opzione favorita. Ovviamente non si può escludere nulla, ma lavoriamo a tutta velocità, 24 ore al giorno per stringere un'alleanza e ottenere l'approvazione del nostro piano di sostenibilità».
L'amministrazione Obama ha posto delle condizioni a Chrysler e General Motors per conceder loro aiuti pubblici supplementari. Tuttavia ha anche assicurato che è pronto a fornire altri finanziamenti per il brevissimo termine. Su questa ipotesi Press ha escluso di dovervi far ricorso. «Ci hanno garantito che se servono altri finanziamenti di breve termine, saranno disponibili da parte del governo - ha rilevato - ma in questo momento siamo OK».
Il manager non ha invece voluto commentare le indiscrezioni di stampa in merito a una resistenza delle banche creditrici di Chrysler all'ipotesi di convertire buona parte delle obbligazioni del gruppo in azioni. «Abbiamo in corso molte trattative con molte parti, ci sono tante questioni in ballo. Queste trattative - ha concluso Press - stanno andando avanti proprio adesso».
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