20 agosto 2025
Aggiornato 11:00

Mozzarella e somatotropina, il parere dell'ADUC

L'aumento della produzione del latte stressa l'animale e può indurre l'infiammazione della mammella (mastite), che si cura anche con antibiotici

La mozzarella proveniente dal latte delle bufale trattate con la somatotropina (ormone della crescita) fa male o no? E' questa la domanda che i consumatori ci hanno ripetutamente posto. Vediamo. La somministrazione della somatotropina, allo scopo di aumentare la produzione del latte, è vietata nell'Unione europea (1) per motivi che attengono al benessere dell'animale, in questo caso le bufale.

Il caso era già scoppiato nell'ottobre del 2006 quando furono sequestrati 9 allevamenti di bufale nel casertano. Oggi il caso si ripete e gli allevamenti coinvolti nell'indagine sono 25.

In sintesi:
* L'aumento della produzione del latte, dovuto alla somministrazione dell'ormone, stressa l'animale e può indurre l'infiammazione della mammella (mastite), che si cura anche con antibiotici.
* La somministrazione di somatotropina dall'esterno potrebbe bloccare la produzione dell'ormone propria dell'animale, con effetto di farmaco-dipendenza, cioè le bufale produrrebbero quelle quantità di latte solo con iniezioni di somatotropina.

Dunque, perché mai un consumatore dovrebbe mangiare mozzarella proveniente da latte di bufala stressata, farmaco-dipendente e, magari, trattata con antibiotici? Chiediamo al ministro alla Salute, Maurizio Sacconi, se siano state effettuate analisi relative all'eventuale presenza di somatotropina e di antibiotici nelle mozzarelle di bufala vendute in Italia e se non ritenga opportuno pubblicare i nominativi delle 25 aziende del casertano coinvolte nelle indagini. Una interrogazione in tal senso è stata preannunciata dalla senatrice Donatella Poretti.

1) Decisione del Consiglio 1999/879/CE; direttiva 98/58/CE del Consiglio