4 maggio 2024
Aggiornato 11:00

Scuola, Pubblicato decreto 42mila tagli prof: metà al Sud

In vigore da settembre. L'ira dei sindacati: «Dati pesantissimi»

ROMA - Con la pubblicazione della circolare numero 38 e il decreto ministeriale numero 37 il ministero dell'Istruzione ha dato ufficialmente il via al piano di razionalizzazione della scuola italiana: vengono confermati totalmente i tagli di 42.102 insegnanti a cui se ne aggiungeranno altri 5mila in estate. I tagli previsti nel piano programmatico ministeriale prevedono 31.485 cattedre in meno nell'organico di diritto, 5.616 per la seconda lingua comunitaria alle media e 5.001 in fase di definizione degli organici di fatto.

I tagli del personale docenti rientrano negli 87mila previsti nel prossimo triennio: nella primaria saranno 10mila a seguito del ritorno del maestro unico e della riduzione oraria ; alle medie altri 10mila derivanti deal decremento dell'orario settimanale da 33 a 30 ore, in particolare per le materie di lettere e tecnologie oltre, per l'eliminazione della compresenza del tempo prolungato. Alle superiori verranno soppresse 11.300 cattedre a causa della riduzione dell'orario complessivo (in particolare dell'approfondimento negli istituti professionali) e della riconduzione delle cattedre a 18 ore settimanali.

Dal piano di tagli si salverà invece la scuola di infanzia, dove anzi ci sarà un incremento di 610 posti derivanti dagli 'anticipi'. Non verrà toccato nemmeno l'organico di sostegno per i ragazzi disabili che rimarranno nell'ordine dei 90mila posti. Secondo un calcolo dell'Anief saranno 20.943 i posti complessivi da docenti tagliati al Sud e nelle Isole; al Nord si ridurranno le cattedre di 11.625 unità; mentre al Centro la riduzione comporterà 9.535 posti in meno. Verranno anche cancellate 245 autonomie scolastiche: quasi un terzo dei tagli riguarderanno la Calabria (75) poi segue la Sardegna(33) e l'Abruzzo(19). Nessun a scuola verrà accorpata o cancellata in Piemonte, Lombardia, Friuli, Marche e Puglia.

Vibrante la protesta dei sindacati. Per la Flc-Cgil «le smentite delle dichiarazione rilasciate dal ministro la scorsa settimana a Porta a Porta, ad attenuare al portata della manovra. si tratta di un taglio enorme che mortifica la scuola pubblica chi già oggi è maggiormente privato di risorse rispetto ad altri e questo comporterà un inevitabile peggioramento della qualità dell'istruzione e - conclude il sindacato di Pantaleo - e del diritto allo studio».

L'associazione nazionale educatori informazione (Anief) promette battaglia dal punto di vista legale: «Non possiamo tollerare questa razionalizzazione imposta dei tecnici del Tesoro - ha detto Marcello Pacifico, presidente Anief - siamo pronti a ricorrere al Tar per impugnare la circolare sugli organici». Vogliamo la piena attuazione della legge che ha previsto entro il prossimo anno - conclude Pacifico -l'incremento dell'organico di diritto di sostegno e un piano di 150mila immissioni in ruolo».