3 ottobre 2025
Aggiornato 00:30

Gli psicologi respingono le accuse dell’Antitrust

Questa è la prima reazione di Giuseppe Luigi Palma, presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi, all’indagine conoscitiva realizzata dall’Antitrust

ROMA - «Gli Psicologi respingono le accuse di corporativismo che arrivano dall’Antitrust. Trattare le professioni e gli Ordini in questo modo non fa bene a nessuno: non tutela l’utenza, non stimola il cambiamento ma costringe alla difesa». Questa è la prima reazione di Giuseppe Luigi Palma, presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi, all’indagine conoscitiva realizzata dall’Antitrust.

«La Legge Bersani per gli psicologi? Liberalizzava la pubblicità e gli psicologi hanno riposto va bene ed hanno approvato l’atto di indirizzo sulla pubblicità nel pieno rispetto della normativa vigente. Abolizione tariffe minime? Niente di più facile: gli psicologi non hanno un tariffario approvato con decreto, quindi nulla da abrogare. Ma forse è pure il caso di entrare nel merito: vogliamo dire che la tariffa minima ‘consigliata’ per un colloquio di 45 minuti (altre professioni hanno possibilità di fare interventi anche in 5 minuti, uno psicologo NO) è di 30/35 euro? E forse è appena il caso di aggiungere che si tratta di un intervento professionale che anche nella tariffa deve rispondere a criteri di dignità», prosegue Palma.

«Per quanto riguarda l’Accesso alla professione ed il presunto ruolo ostativo degli Ordini, abbiamo già dimostrato, dati alla mano - afferma il presidente Palma - che nel caso degli psicologi la percentuale di superamento dell’esame di stato - già al primo tentativo - è di circa l’80%», quindi in Italia chi decide di diventare psicologo ha 80 possibilità su 100 di farcela. Dal confronto con l’Europa risulta che uno psicologo europeo su tre è italiano. Riteniamo,  inoltre - conclude Palma - che da parte nostra sono stati fatti tutti gli sforzi necessari per adeguare norme e comportamenti alle esigenze dell’utenza. Con questo obiettivo negli anni sono state realizzate iniziative importanti, come la ‘Carta dei Diritti del Consumatore-Utente delle prestazioni psicologiche’, realizzata in collaborazione con le Associazioni dei Consumatori, al fine di stabilire le regole, i diritti e le tutele del cittadino. Definita dallo stesso presidente dell’Antitrust, Antonio Catricalà, ‘un ottimo documento’, la Carta dei Diritti, entrata in vigore a luglio del 2007, è stata pensata per orientare il consumatore ad un uso responsabile e consapevole delle prestazioni psicologiche ed ha come obiettivo primario quello di migliorare il rapporto con lo psicologo, garantendo la qualità delle prestazioni al servizio dell’utente. A questo si aggiunge il diritto di definire i termini contrattuali in forma scritta specificando, tra le altre cose, i dati del professionista, la frequenza e la durata degli incontri, i costi e le modalità di pagamento, soprattutto a seguito dell’abolizione per legge delle tariffe minime stabilita dal Decreto Bersani».