18 agosto 2025
Aggiornato 13:30

Rilancio dell’economia italiana abbia come fulcro nuove politiche alimentari

Slow Food rivolge un appello al governo italiano voluto dall’assemblea delle Condotte italiane

Alla conclusione dei lavori che le ha viste impegnate a Fiumicino dal 20 al 22 marzo, le Condotte di Slow Food Italia - ovvero i gruppi locali che capillarmente diffusi nel Paese costituiscono l’Associazione – rappresentate da 528 delegati provenienti da tutte le Regioni, rivolgono al Governo Italiano un appello a nome dei circa 40mila iscritti di Slow Food Italia affinché il rilancio dell’economia italiana abbia come fulcro nuove politiche alimentari.

L’appello è stato inviato oggi al Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, al Sottosegretario di Stato alla Presidenza, Gianni Letta, al Ministro dell’Economia e delle Finanze, Giulio Tremonti, al Ministro dell’Ambiente e Tutela del Territorio e del Mare, Stefania Prestigiacomo, al Ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, Luca Zaia, e al Ministro dello Sviluppo Economico, Claudio Scajola.

Al centro delle proposte c’è un nuovo modo di intendere la produzione agricola: «Non è con la cieca crescita dei consumi o della produzione che si esce dalla crisi, ma con una gestione più attenta, umana e sostenibile delle straordinarie risorse naturali e agricole del nostro Paese».

«Il cibo e l’agricoltura non sono settori produttivi come gli altri […] – si legge nel documento – ma sono i fondamenti della nostra identità, fatta di luoghi, culture e diversità, e possono rappresentare l’esempio di una produzione sostenibile, radicata nel territorio e in grado di esprimerne la creatività senza tradirne la storia; costruendo al contempo altre fonti di reddito, come il turismo, che nel nostro paese è soprattutto legato alla cultura enogastronomica locale».

«Il documento esprime – puntualizza Roberto Burdese, presidente di Slow Food Italia -l’essenza dell’attività che l’associazione sta conducendo da anni, in linea con numerose altre organizzazioni, che vedono in un diverso modo di intendere il rapporto tra agricoltura, alimentazione e ambiente una possibile chiave per concorrere alla risoluzione della crisi che sta colpendo il mondo».

«Le Condotte di Slow Food Italia chiedono, dunque, al Governo italiano di sostenere, attraverso politiche, legislazione e investimenti a favore dell’agroecologia, le economie locali del cibo e di farne la bandiera di una rinascita culturale e produttiva fondata sulle specificità e sulla pluralità; chiedono che le valenze dell’agricoltura, dell’allevamento e della pesca sostenibili siano appoggiate dal Governo nel loro ruolo di conservazione del territorio e di avanguardia creativa».

E’ diffusa ormai la convinzione che un nuovo sistema agricolo, capace di coniugare le esigenze del produttore, consumatore e dell’ambiente debba essere al centro delle nuove politiche dello sviluppo.