12 ottobre 2025
Aggiornato 09:30

Welfare, Uda (Fnp Cisl): Inps forte coi deboli e acquiescente con gli altri

E' quanto si legge in una nota di Antonio Uda, Segretario generale della Federazione dei Pensionati della Cisl

ROMA - «Mentre l'INPS scatena (giustamente) da un lato la caccia al falso invalido civile che, non solo truffa lo Stato, ma offre il destro alla Lega Nord (e non solo) di accusare di parassitismo assistenzialistico il Sud (come se tutti gli invalidi civili fossero collocati nel Mezzogiorno d'Italia), dall'altro lato emana una direttiva con la quale invita i suoi ispettori ad essere meno severi con le aziende, causa la crisi economica».

E' quanto si legge in una nota di Antonio Uda, Segretario generale della Federazione dei Pensionati della Cisl. «Siamo al parossismo di comportamenti -prosegue il comunicato- tanto consueti quanto inaccettabili ed allo stravolgimento dei doveri (severi) dello Stato che deve controllare chi svicola e viola le leggi, cittadini o aziende che siano. Che cosa c'entra la crisi economica con il dovere delle imprese, a qualsiasi settore produttivo e merceologico appartengano, di pagare i contributi previdenziali e assistenziali per ogni lavoratore che presta la sua opera? c'entra la crisi economica con il dovere delle imprese di rispettare le norme di sicurezza ed evitare (per non dire eliminare) le centinaia di migliaia di incidenti sul lavoro con tante tragiche morti? Per questo problema ci dovrebbe essere una risposta unitaria, senza tentennamenti, da parte di tutte le categorie lavoratrici per non far passare anche sul terreno normativo e culturale un messaggio che va a danno dei soli lavoratori, soprattutto quelli che sono costretti a lavorare in nero e sottopagati , a causa della mancata applicazione dei contratti. Ma dove stanno la Confindustria e le altre Associazioni delle piccole e medie imprese? Perché non ribadiscono che anche in Italia si devono tenere comportamenti deontologici civili, sopportando i relativi costi economici? Noi alziamo coerentemente alta la protesta contro chi concede pensioni di invalidità prive dei requisiti di legge. E cogliamo ancora una volta l'occasione perché si arrivi alla separazione della spesa sociale da quella totalmente previdenziale. Chiediamo che si faccia giustizia sulla speculazione che esiste attorno alle cifre della sulla spesa pensionistica che ha raggiunto il 25,3% del pil, in quanto si tengono insieme le due tipologie diverse di assegni pensionistici».

«In Italia -conclude Uda- continuano a volare gli stracci, mentre il Governo è accondiscendente verso poteri e prepotenze forti. Laddove i primi sono i lavoratori e i pensionati; i secondi, le lobbies datoriali. Ma noi speriamo che i primi prendano più piena coscienza della loro forza e coerentemente esercitino, con le armi della democrazia, i loro ruoli, rivendicando i loro diritti».