Chrysler si corregge: Fiat non responsabile nostri debiti
L'equivoco nato dalle parole errate del commentatore video
DETROIT - Chrysler si corregge ed elimina dal suo sito la parte del video diffuso ieri, in cui si afferma che Fiat si assumerà la responsabilità del 35% del debito che il produttore di auto americano deve ripagare al governo, sulla scia degli aiuti federali ricevuti. L'azienda Usa fa dunque dietrofront, dopo la smentita arrivata dallo stesso gruppo Fiat. Il Gruppo Fiat ha infatti precisato che «intende chiarire definitivamente che l'accordo in discussione non contempla alcuna assunzione, da parte del gruppo, del debito attuale o futuro della società».
Fine, dunque, delle versioni contrastanti che sono rimbalzate da entrambe le sponde dell'Oceano, e che sono state alimentate dal video messo in circolazione ieri dal gruppo Usa. In realtà, il caso è nato però per le parole errate proferite dal commentatore del video. E' stato lui infatti a parlare della responsabilità di Fiat nei debiti Chrysler. Il video è sempre presente nel sito Internet di Chrysler, ma il commento è stato rimosso. Anzi, Chrysler ha anche voluto «precisare che Fiat non si accollerà alcuna responsabilità per i debiti di Chrysler».
Chiarito l'equivoco, un portavoce di Fiat ha confermato oggi che le trattative per l'alleanza tra i due produttori di auto proseguono. Proprio ieri, con il video, l'amministratore delegato Bob Nardelli aveva parlato nuovamente delle potenzialità della partnership. Fiat «ha quanto noi non abbiamo, ed è quanto noi non siamo», aveva detto, e un'alleanza «rafforzerà in modo significativo» l'operatività di Chrysler nel lungo termine. In definitiva, l'alleanza con il gruppo italiano «è una perfetta combinazione». Agli inizi della settimana, Nardelli aveva reso noto inoltre che «il valore in contanti dei contributi di Fiat è stimato tra gli 8 miliardi e i 10 miliardi di dollari, considerati i costi per sviluppare questi veicoli, le piattaforme e i treni elettrici iniziando da zero».
Nel memo inviato ai suoi dipendenti, Nardelli aveva anche affermato che «Fiat metterebbe a nostra disposizione il suo intero portafoglio di prodotti e la sua tecnologia per i treni elettrici, e anche le sue capacità di distribuzione globali per i veicoli che produciamo oggi, e sinergie nelle aree di acquisto e di ingegneria, tra le altre cose». In definitiva, Nardelli ha fatto notare che l'alleanza con Fiat permetterebbe a Chrysler di ricevere un contributo il cui valore sarebbe pari o anche maggiore dei prestiti che il gruppo sta cercando di ottenere dal governo americano. Da segnalare infatti che Chrysler, che ha ricevuto finora prestiti federali per un valore di 4 miliardi di dollari, sta puntando a ricevere una somma aggiuntiva di 5 miliardi di dollari.
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