Professioni, Legge Regione Toscana: superato ultimo ostacolo
Il governo non impugna la legge alla corte costituzionale come richiesto dagli ordini professionali
La Legge della Regione Toscana di sostegno alle professioni intellettuali - L.R. 73/08 - ha superato l’ultimo ostacolo. Sono, infatti, trascorsi i ‘fatidici’ sessanta giorni dalla sua approvazione senza che il Governo abbia impugnato la legge di fronte alla Corte Costituzionale, così come richiesto, con l’usuale prosopopea, dall’ordine dei commercialisti ed esperti contabili di Firenze.
L’ordine fiorentino aveva presentato un esposto al Prefetto del capoluogo toscano chiedendo perentoriamente un interevento del Governo in quanto nella legge vi sarebbe stato, a loro dire, un incostituzionale riconoscimento per le libere associazioni!
A nostro parere – spiega Franco Pagani, coordinatore del Colap Toscana - confortati in questo dai tecnici della Regione e, a quanto pare, anche dal Governo - vi è stato, nella fattispecie, un grossolano equivoco, in quanto quello previsto della Regione non è un riconoscimento della professione svolta dagli iscritti ad ogni singola associazione, bensì un riconoscimento ‘privato’ delle Associazioni che lo richiederanno, avendone i requisiti indicati, e limitato alla partecipazione di rappresentanti delle associazioni alla Commissione regionale sulle professioni, luogo in cui i professionisti, appartenenti ad un ordine o ad una professione associativa, collaboreranno alla formazione delle politiche regionali d’interesse per le ‘professioni’ e per gli utenti delle stesse.
A questo punto – continua Pagani - l’assessore regionale alle Riforme istituzionali, con delega alle professioni, Agostino Fragai, vero deus ex machina di questa legge può, come promesso in un recente incontro con il Colap Toscana, procedere all’approvazione in aula dei Regolamenti attuativi.
«Siamo confortati – commenta Giuseppe Lupoi, Presidente Colap – che anche questo complicato passaggio si sia risolto nel modo migliore, anche se non avevamo alcun dubbio in proposito. Il nostro augurio è che dell’importante lavoro svolto in questi anni i professionisti toscani tutti, senza distinzione tra ordinisti ed associativi, possano vederne presto i frutti con un conseguente rafforzamento del tessuto produttivo e dell’occupazione. Ci auguriamo soprattutto che la legge della Regione Toscana possa essere presa ad esempio dalle altre regioni.»
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