25 aprile 2024
Aggiornato 12:00

Cina, Coldiretti: subito etichetta origine su latte e derivati

Gli agenti della Forestale di Roma hanno sequestrato 2000 confezioni di the' al latte, bevande per adulti e bambini al latte nonchè caramelle e dolciumi

E’ necessario estendere a tutti i prodotti lattiero caseari l’obbligo di indicare in etichetta l’origine del latte utilizzato per impedire di spacciare come Made in Italy prodotti importati. E’ quanto afferma la Coldiretti nel commentare positivamente il sequestro da parte degli agenti della Forestale nella Capitale di circa 2000 confezioni di the' al latte, bevande per adulti e bambini al latte nonché caramelle e dolciumi.

L’ intensificazione dell’attività di controllo che ha portato a numerosi sequestri va accompagnata da misure strutturali e per questo la Coldiretti ha avviato una petizione per l'etichettatura di origine obbligatoria dei prodotti lattiero caseari a partire dal latte a lunga conservazione UHT, come previsto dai disegni di legge del parlamento e del governo.

Si tratta - sottolinea la Coldiretti - di una scelta di trasparenza importante per la tutela della salute di fronte al moltiplicarsi dei casi di contaminazione dei cibi destinati agli uomini ed animali. Il latte con la melamina ha provocato in Cina - continua la Coldiretti - la morte di almeno sei bambini, 300mila ammalati e paura in molti paesi.

In Italia l'indicazione della reale origine per i prodotti lattiero caseari è obbligatoria solo per il latte fresco, ma - spiega la Coldiretti - non per quello a lunga conservazione, per lo yogurt, i latticini o i formaggi.

La recente decisione dell’Unione Europea di rendere obbligatoria l’ indicazione dell’origine dell’olio di oliva - continua la Coldiretti – ha aperto la strada all’etichettatura trasparente per tutti i prodotti alimentari che sono ancora anonimi, dal latte a lunga conservazione a tutti i formaggi, dalla carne di maiale a quella di coniglio ed agnello, dai succhi di frutta alle conserve vegetali. Secondo l'indagine Coldiretti-Swg sulle abitudini degli italiani la quasi totalità dei cittadini (98 per cento) considera necessario che debba essere sempre indicato in etichetta il luogo di origine della componente agricola contenuta negli alimenti.

Con le mobilitazioni degli ultimi anni la Coldiretti è riuscita ad ottenere l'obbligo di indicare la provenienza per carne bovina, ortofrutta fresca, uova, miele, latte fresco, pollo, passata di pomodoro e extravergine di oliva. Ma l'etichetta - conclude la Coldiretti - resta anonima per la carne di maiale, coniglio e agnello, per la pasta, le conserve vegetali come il pomodoro proveniente dalla Cina e i succhi di frutta, ma anche per yogurt, latticini e formaggi non a denominazione di origine.