19 aprile 2024
Aggiornato 23:00

Crisi, Ventura (Cisl Piemonte): Occorre pensare anche al dopo

«Più che di ottimismo abbiamo bisogno di realismo e concretezza»

TORINO - Il segretario della Cisl regionale, nel sottolineare l'unità e la responsabilità delle istituzioni locali, della categorie economiche e delle forze sociali di fronte alla crisi, invita a disegnare il nuovo sistema economico e produttivo piemontese una volta finita l'emergenza.

Concludendo l'iniziativa unitaria di Cgil, Cisl e Uil ed Enti Locali, che si è tenuta questa mattina nella Sala Marmi della Provincia di Torino, il segretario generale della Cisl Piemonte, Giovanna Ventura - dopo aver esaltato il «fare sistema» delle istituzioni locali, delle categorie e delle forze sociali e dopo aver bacchettato il governo centrale per il mancato coinvolgimento di tutti gli attori della vita politica ed economica del Paese nelle scelte fondamentali - ha evidenziato che «non tutte le regioni sono uguali di fronte alla crisi e che il Piemonte presenta le sue specificità».

«Più che di ottimismo - ha spiegato Ventura - abbiamo bisogno di realismo e concretezza. Nonostante l'emergenza e le difficoltà del momento dobbiamo guardare oltre e immaginare come sarà il nostro sistema economico e produttivo una volta finita la crisi. Sono importanti gli incentivi al mercato dell'auto, ma occorre investire di più per far diventare Torino uno dei centri mondiali dell'auto del futuro. Bisogna puntare sulle infrastrutture e sul Federalismo Fiscale».

«Il prossimo 18 marzo, giorno in cui sarà riconvocato il tavolo regionale anticrisi - ha concluso il segretario della Cisl piemontese - chiederemo alla Giunta regionale di allentare i vincoli del Patto di Stabilità per consentire agli enti locali di spendere risorse che sono già nelle loro disponibilità».