3 ottobre 2025
Aggiornato 10:00
Trasporto aereo

Aerei, Corte Ue: Passeggeri siano informati su oggetti vietati

Si deve sapere con esattezza cosa si può portare a bordo

BRUXELLES - I passeggeri che si imbarcano su voli in partenza da aeroporti europei devono poter sapere con esattezza quali oggetti possono essere portati a bordo e quali no. Di conseguenza, finchè questa lista degli oggetti ritenuti pericolosi non è nota al pubblico, non può essere impedito di portare con se ad esempio delle racchette da tennis.

Proprio da una borsa di racchette da tennis è infatti partito un lungo percorso giudiziario, attivato da un signore austriaco, Gottfried Heinrich, che nel 2005 si rifiutò di consegnare le sue racchette da tennis al varco di sicurezza dell'aeroporto di Vienna spiegando che da nessuna parte c'era scritto che non poteva tenerle con se. Una volta a bordo fu costretto però a scendere dagli agenti della sicurezza. Inizia dunque lì il percorso giudiziario terminato oggi davanti alla Corte di Giustizia della Ue, con una vittoria per il tennista ed una secca sconfitta per la Commissione Ue, che aveva emesso un regolamento sugli oggetti vietati a bordo degli aerei senza però pubblicarlo sulla Gazzetta ufficiale, mantenendolo di fatto secretato, ma, soprattutto, dice la Corte, producendo un testo giuridicamente inefficace in quanto non pubblicato. «Nell'aprile 2003, la Commissione ha adottato il regolamento n. 622/2003 che attua il regolamento n. 2320/2002 - spiega la Corte nella sua sentenza -. Le misure in questione sono state stabilite in un allegato.

Tale allegato, modificato nel 2004, non è mai stato pubblicato benché il regolamento di modifica abbia sottolineato, nei suoi 'considerando', l'esigenza dei passeggeri di essere chiaramente informati delle regole relative agli articoli vietati». La Corte ricorda poi che «dall'art. 254 CE risulta che un regolamento comunitario può produrre effetti giuridici solo se è stato pubblicato nella Gazzetta ufficiale. Inoltre, un atto proveniente da un'istituzione comunitaria non può essere opposto ai privati prima che questi ultimi abbiano la possibilità di prenderne conoscenza tramite regolare pubblicazione nella Gazzetta ufficiale. Gli stessi principi valgono per le misure nazionali di esecuzione di una regolamentazione comunitaria».

Il risultato è dunque che «l'allegato al regolamento n. 622/2003 non ha efficacia vincolante nella parte in cui mira ad imporre obblighi ai privati». La segretezza dell'allegato, aveva spiegato tempo fa la Commissione, era dovuta a ragioni di sicurezza, «allo scopo di non far sapere ad eventuali malintenzionati cosa sia possibile portare a bordo». Di fatto in questi anni molte contestazioni registrate ai varchi accusavano gli addetti ai controlli di eccessiva discrezionalità nella definizione degli oggetti pericolosi. All'aeroporto di Parigi De Gaulle si arrivava a sequestrare le spade giocattolo in gomma ai bambini. Inoltre i sequestri portano di fatto alla confisca dei beni, con la conseguente perdita per il proprietario.